Dopo una serie lunga, equilibrata, lottata, fisica e piena di infortuni i Toronto Raptors e i Miami Heat si ritrovano per l’ultimo e decisivo atto: serve gara 7 per decretare chi sarà l’avversario nella finale della Eastern Conference contro i Cleveland Cavaliers. Il teatro è l’Air Canada Centre, gremito in ogni ordine di posto e coi padroni di casa che possono contare anche sulla folla oceanica radunata fuori dall’arena per un tifo da torcida brasiliana. I canadesi, sempre privi di Jonas Valanciunas, partono con Bismack Biyombo, Patrick Patterson, DeMarre Carroll, DeMar DeRozan e Kyle Lowry agli ordini di coach Dwane Casey. Quintetto molto “piccolo” di partenza per coach Erik Spoelstra che schiera Justise Winslow da 5 in contumacia Hassan Whiteside e Luol Deng da 4, assieme a Joe Johnson, Dwyane Wade e Goran Dragic. La terna arbitrale è presieduta da Dan Crawford che dirige insieme a James Capers e Zach Zarba.
Primo quarto
La tensione è palpabile nell’aria, la posta in palio è altissima ma DeRozan non si fa influenzare e muove subito il punteggio nel primo possesso della partita con un jumper. Dall’altra parte risponde subito presente Dragic che segna in penetrazione dando vita a un valzer di “botte e risposte” reciproche in cui regna l’equilibrio. Lowry si iscrive alla gara con un 2 su 2 dalla lunetta, non lo imita Winslow che sbaglia il primo nella sua gita dalla linea della carità, ancora DeRozan dalla media e Carroll in taglio provano a prendere un pochino le distanze ma di nuovo la strana coppia Dragic-Winslow risponde presente e col primo timbro di Wade riportano Miami a -3 a metà tempo. The Flash però commette il secondo fallo su Carroll e deve andarsi a sedere ma Toronto non riesce ad approfittarne anche per i primi squilli nella contesa di Deng – 4 punti filati – e Joe Johnson. DeRozan è un uomo in missione e continua a segnare dal campo oltre che a guadagnarsi viaggi in lunetta, ma i Raptors non riescono a scavare il gap: altri 4 punti consecutivi di Deng e una tripla di Winslow, gli Heat ci sono eccome. Nel finale di quarto mettono il loro nome nel box score anche McRoberts da una parte e Biyombo dall’altra, prima del canestro conclusivo di DeRozan che a 5 secondi dalla sirena riporta avanti i suoi di una lunghezza e arriva già a quota 11. Dopo 12 minuti: 25-24 Raptors.
Secondo quarto
L’equilibrio prosegue anche nella seconda frazione: partenza sprint per Toronto – un tripla e layup di Terrence Ross oltre al 4 su 4 ai liberi di Lowry – ma Miami non molla un centimetro, con bomba di Josh Richardson e arresto-tiro di Wade che ritorna dopo il riposo forzato. Lowry prova a mettersi in proprio con un tiro dalla media prima di regalare a Biyombo una palla perfetta sotto al ferro per schiacciare, ma sull’altra sponda sale in cattedra Joe Johnson: l’ex Atlanta piazza 6 punti filati – prima in jumper e poi con due movimenti dal post basso – e riporta gli Heat col naso davanti costringendo Casey a chiamare timeout a poco più di 5 minuti dall’intervallo. DeRozan a cronometro fermo e Carroll si mettono in società per il nuovo sorpasso, ma Johnson risponde colpo su colpo con un altro canestro in isolamento. Ci prova allora Lowry con una tripla da distanza siderale, fa lo stesso Wade dalla parte opposta, altra bomba di Lowry e stavolta è Dragic a riportare a contatto gli ospiti con 4 punti consecutivi. DeRozan allunga di nuovo il margine ma Wade dalla lunetta scrive -6, ovvero il divario alla pausa lunga: dopo due quarti Raptors in vantaggio 53-47.
Terzo quarto
Il copione non cambia nemmeno dopo l’intervallo: Joe Johnson prima con la tripla poi con la penetrazione ricuce lo strappo ma Kyle Lowry rientra in campo dagli spogliatoi assatanato. Il play dei Raptors in maglia numero 7 segna in tutte le maniere – da 3 punti, dalla media, in penetrazione, in floater – iniziando a mettere le basi per un allungo importante, oltre che combinare in pick ‘n roll con Biyombo che si porta a casa il ferro con un’affondata delle sue. Gli Heat barcollano ma non mollano: bomba di Johnson, jumper di Wade e 4 punti filati di un insospettabile Josh McRoberts cercano di limitare i danni. Carroll con una tripla e DeRozan con un tiro dalla media sono di altro avviso facendo arrivare i padroni di casa fino al +17. Moto d’orgoglio degli ospiti col più giovane e inesperto: è Justise Winslow infatti a guidare la riscossa con una tripla e 4 liberi su 4, che aggiunti alla tripla e all’invenzione nel traffico di Wade riescono a ritornare sotto con prepotenza. Lowry, con una spaventosa fiducia ritrovata sul suo tiro, realizza un’altra tripla ma dall’altra parte fa lo stesso Tyler Johnson dall’angolo, prima che DeRozan fissi il punteggio a tabellone alla fine del terzo quarto: 86-78 Raptors.
Quarto quarto
Toronto sente che è il momento di spingere sull’acceleratore in maniera definitiva e aumenta i giri nella metà campo difensiva, in quella offensiva invece basta proseguire sulla strada indicata da Lowry che inaugura l’ultimo periodo col jumper classico. McRoberts si fa trovare pronto e mantiene gli Heat in carreggiata, ancora per poco però perché Carroll e Ross bombardano dall’arco facendo sprofondare gli ospiti a -18 dopo il flagrant di tipo 1 fischiato a McRoberts su Biyombo: è il fallo della resa, Miami è in ginocchio anche se Wade è l’ultimo ad arrendersi ma il cuore non è sufficiente. I minuti conclusivi sono puro garbage time anche se rimangono sul parquet i titolari da una parte e dell’altra, con Lowry e DeRozan che affossano ancor di più gli Heat che cedono 116-89 alla sirena finale e vedono terminare in Ontario la loro stagione.
Tutto lo starting five di Toronto finisce in doppia cifra: prestazioni superbe per Lowry (35 punti, 7 rimbalzi e 9 assist) e DeRozan (28 punti e 8 rimbalzi), doppia doppia per Biyombo da 17 punti e 16 rimbalzi di cui 6 offensivi. Per Miami 16 a testa per Dragic e Wade, 14 di Winslow e 13 di Johnson: gli Heat escono ma a testa alta. Per i Raptors prima storica finale della Eastern Conference raggiunta: di fronte si troveranno LeBron James e i Cavs, la serie scatta domani con gara 1 in Ohio.