Carmelo Anthony ha 31 anni, e nell’ambiente NBA c’è già chi comincia a considerarlo un giocatore finito. Ma queste persone dovranno rassegnarsi, perché Melo non ha intenzione di appendere le scarpette da basket al chiodo molto presto. Anzi, nella intervista rilasciata ieri a Kelly Evans di CNBC, Anthony ha dichiarato di voler giocare ancora per sette stagioni, per ritirarsi, quindi, quando di anni ne avrà 38.
“Penso di essere nel prime della mia carriera, proprio ora. Ho ancora molti anni in questa lega. Vedo altri giocatori che giocano per vent’anni. Questo è il mio obiettivo: giocare 20 stagioni.“
Di queste ipotetiche 20 stagioni, Anthony ne ha già giocate 13, in nove delle quali è stato nominato All-Star (dal 2007 ad oggi). Nell’ultima annata ha cercato di trovare un nuovo modo, più altruistico di calcare il campo, aumentando le sue statistiche alla voce assist (4.2, suo career high fino a questo momento) con una contestuale diminuzione dei punti messi a segno (sono stati 21.8 a partita in questa stagione: solo nei suoi anni da rookie e sophomore Melo aveva fatto peggio). Ma i New York Knicks continuano a fare fatica, e, nonostante un cambio di allenatore in corsa, e l’esplosione del rookie Kristaps Porzingis, sono riusciti a portare a casa solo 32 vittorie in questa stagione. Bisognerà vedere se il recente ingaggio di Jeff Hornaceck, ex coach dei Suns, riuscirà a invertire la rotta in quel della Grande Mela. Con la certezza in più di poter contare su un Anthony disposto a fare di tutto per prolungare la sua carriera.
Probabilmente Melo dovrà venire a patti con un ruolo progressivamente meno importante, e dovrà sicuramente darà il massimo per mantenersi in salute, ma esperienze di giocatori come Paul Pierce, Kevin Garnett e Kobe Bryant dimostrano che il traguardo delle 20 stagioni in NBA è tutt’altro che irraggiungibile.