Il proprietario dei Dallas Mavericks Mark Cuban è certamente un personaggio che non fa fatica a far parlare di sé, grazie al carattere e al temperamento a dir poco istrionico. L’ultimo interesse del vulcanico numero uno della franchigia texana sarebbe infatti la politica, dove sarebbe interessato ad entrare dalla porta principale.
Dopo esser stato avvicinato dalla parte repubblicana che si oppone a Donald Trump, la quale ha sondato la possibilità di candidare proprio Cuban alle primarie del partito in una sorta di sfida tra popolari miliardari, ora il proprietario dei Mavs starebbe valutando la possibilità di scendere in campo con la fazione opposta: non disdegnerebbe infatti l’incarico di vicepresidente di Hillary Clinton nel caso questa vincesse le presidenziali del prossimo novembre.
E’ stato lo stesso Cuban a dichiarare il suo “assoluto interesse” a una simile carica, a patto però che la Clinton riveda in parte il suo programma e alcune posizioni politiche considerate troppo di sinistra e non in grado di catturare l’elettorato repubblicano deluso, quando non spaventato, dalle sparate di Trump:
Per me, (la Clinton, ndr) sarebbe dovuta andare più verso il centro. Ma se è disposta ad ascoltare punti di vista differenti con cui confrontarsi, allora sono aperto a discutere un simile incarico.
Di tendenza personale repubblicana moderata, Cuban non ha mai fatto mistero di aver intenzione prima o poi di buttarsi in politica, ma di non avere al momento il tempo materiale per pensare di candidarsi già alla Casa Bianca. Ma, nonostante l’esperienza sostanzialmente nulla in ambito politico, pare non disdegnerebbe un primo incarico da vice, sempre che la Clinton sia interessata: con uno come Cuban, non si sa mai che magari arrivi il colpo di mano in stile Frank Underwood e il vicepresidente non arrivi veramente alla Casa Bianca…