Tyronn Lue ha visto interrompere la sua partenza sprint nei Playoffs con dieci vittorie consecutive spalmate su tre turni con la sconfitta dei suoi Cleveland Cavaliers all’Air Canada Centre di Toronto contro i Raptors per 99-84 nella finale della Eastern Conference.
Non è di certo un k.o. a scalfire le certezze dei Cavs ma un campanello d’allarme inizia a suonare, coi canadesi che hanno effettuati alcuni aggiustamenti dopo i primi due atti della serie in Ohio. Ne è consapevole Lue che, nonostante sia alla sua prima campagna in postseason da capo allenatore, ha masticato parecchia esperienza in partite di questo tipo soprattutto da giocatore e conosce bene l’importanza del momento.
Tornando su gara 3, il coach dei Cavs ammette alcuni suoi errori nella lettura della partita come dichiarato a Brian Windhorst di ESPN. Ecco le parole di Lue.
Credo che avrei dovuto chiamare più giochi per LeBron in gara 3, per cercare di renderlo più dominante. Abbiamo giocato la nostra pallacanestro, abbiamo cercato di giocare al nostro ritmo e prendere i tiri che ci siamo presi durante tutto il corso della serie, ma le percentuali erano più basse del solito. La difesa dei Raptors ha portato alcuni aggiustamenti soprattutto su Kyrie e Kevin (Irving e Love, ndr) che hanno faticato al tiro. In quei frangenti, a posteriori lo dico, avrei dovuto mettere la palla più in mano a LeBron e lasciarlo libero di creare, cercare di togliere pressione dal resto della squadra che non ha girato come al solito in attacco. Devo essere più bravo anch’io a leggere le partite.
Un’analisi lucida e umile quella di Lue, che si prende le responsabilità per il tonfo di sabato cercando di attirare le attenzioni della stampa su di sé e lasciare allo stesso tempo tranquilla la squadra. In gara 3 sono mancati in maniera decisiva i punti di Kyrie Irving e Kevin Love, che sono incappati in una serata da incubo con un 4 su 28 dal campo complessivo e per demeriti loro e per meriti degli avversari.