Pat Riley è il deus ex machina dei Miami Heat che guardano avanti dopo l’eliminazione dai Playoffs per mano dei Toronto Raptors nella semifinale della Eastern Conference. Si preannuncia un’estate indaffarata per il grande capo in quel di South Beach, alle prese con tanti giocatori in scadenza di contratto.
Ce n’è uno in particolare che diventerà free agent il prossimo 30 giugno, il totem degli Heat: Dwyane Wade. Il numero 3 sarà unrestricted free agent, ovvero sarà libero di poter scandagliare la free agency e potersi accordare col miglior offerente, senza che la franchigia d’appartenenza possa pareggiare l’offerta e trattenere il giocatore.
Tuttavia non sembrano esserci i presupposti per un addio tra Miami e Wade, che veste le maglia degli Heat sin dal lontano 2003, anno del suo sbarco nella Lega. Il prodotto di Marquette è l’uomo più importante nella storia della franchigia della Florida, franchigia con la quale si laureato tre volte campione NBA e nella quale si trova alla grande anche a livello ambientale. Impensabile quindi una separazione, come garantito anche da Riley in un’intervista rilasciata a Dave George del Palm Beach Post.
Lui vuole vincere, non gli interessa nient’altro. Lo conosco bene e non ho dubbi sul volerlo trattenere. Non è tanto un discorso di stipendio: l’ingaggio di un giocatore è sì importante per quanto riguarda i soldi e il modo di vivere, ma è forse più importante a livello di status e rispetto. So bene che tipo di persona è Dwyane: ha fatto grandi cose qui in questi 13 anni, tutti gliene sono grati e tutti vogliamo che continui a farle. E’ insostituibile, faremo la scelta giusta.
Parole di stima e riconoscenza di Riley verso Wade, colonna portante dell’ultimo decennio. Lo stesso nativo di Chicago, Illinois, gli fa eco e manifesta una volta di più la volontà di continuare coi “suoi” Heat.
Io non voglio essere proprio sul mercato: non voglio sentire voci, rumors o qualunque notizia possa uscire su di me. Voglio rimanere a Miami, non devo nemmeno pensarci: voglio firmare il prima possibile, penso basteranno 5 minuti per mettersi d’accordo. E’ qui che ho iniziato e qui voglio finire la mia carriera.