Warriors ancora vivi, serie sul 3-2: recap&pagelle gara-5

 

RUSSELL WESTBROOK: 5. Guardando il suo tabellino potrebbe sembrare che abbia giocato un’ottima partita, ma in realtà sbaglia numerose letture offensive che in delicati momenti del match penalizzano i Thunder. Clamorose le tre palle perse in un amen nel terzo quarto (ben 7 alle fine), quando i Thunder erano punto a punto, che indirizzano inevitabilmente la gara verso Golden State.

 

ANDRE ROBERSON: 6. Difensivamente fa il suo, mentre in attacco, dopo un ottimo inizio, si eclissa troppo presto. Non è comunque tra i bocciati, anche perché i 6 falli commessi dimostrano quanto abbia provato a difendere fino alla fine.

 

KEVIN DURANT: 6. Nonostante qualche errore di troppo al tiro è tra i migliori dei Thunder. Non solo in qualità di top-scorer, ma in linea generale, con tante piccole cose fondamentali, oltre i 40 punti. L’impressione, comunque, è che la prestazione più importante sarà quella della prossima partita, dove dovrà farsi trovare pronto.

 

SERGE IBAKA: 5,5. Offensivamente nullo nel primo tempo, si riscatta con alcuni canestri importanti nel secondo, anche se questa volta soffre di più Draymond Green ed è meno decisivo del solito

 

STEVEN ADAMS: 6. Peccato per i problemi di falli nel primo quarto, perché con lui in campo Okc riesce a trovare una fisicità unica. Sotto i tabelloni è una garanzia in quanto a lavoro “sporco” a rimbalzo e a punti portati alla causa, vitali in certe occasioni per i Thunder.

 

PANCHINA THUNDER: 5. Contro ogni previsione, stupendo un po’ tutti (forse anche lui), Donovan manda in campo Anthony Morrow nel secondo quarto, e l’ex-Hawks risponde con 7 punti e 3/3 dal campo in 2 minuti. Purtroppo per i Thunder, però, è l’unico acuto in una partita in cui la panchina di Okc perde nettamente il duello con quella di Golden State.

 

 

 

STEPH CURRY: 7,5. Non inizia nel migliore dei modi, ma come spesso accade quando si gioca alla Oracle Arena basta una sua tripla per galvanizzare tutto il palazzo e dare il via a parziali pericolosi. Meglio nel terzo e nel quarto periodo, quando con il gioco da tre punti e la palla recuparata su Durant nel finale chiudono la partita. Cinque palle perse, è vero, ma anche 31 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e 5 recuperi.

 

KLAY THOMPSON: 6,5. Le percentuali al tiro non sono altissime, anche se considerando la quantità di cose che è in grado di fare sul parquet questa volta possono passare in secondo piano. Segna, difende, va a rimbalzo, si muove tantissimo e, nonostante tutto, chiude comunque con 27 punti.

 

HARRISON BARNES: 6. Segna la tripla che apre il match, limitandosi poi a fare il suo, ma un dato è indicativo per denotarne l’importanza: ha il miglior +/- degli Warriors: +12.

 

DRAYMOND GREEN: 5,5. Qualche piccolo segnale di risveglio, ma siamo ancora lontani dal vero Green. Bene in difesa contro Ibaka e Adams, meglio delle ultime uscite in attacco, dove nonostante continui a non trovare il fondo della retina da oltre l’arco si rende comunque protagonista di qualche giocata importante.

 

ANDREW BOGUT: 7. Quasi inutilizzato nelle prime 4 partite, con minutaggi bassissimi, si riscatta in questa partita, restando in campo per mezzora e chiudendo con 15 punti e 14 rimbalzi. Un Bogut ad alto livello sarà fondamentale anche in gara-6 se gli Warriors vogliono tenere viva la serie.

 

PANCHINA WARRIORS: 7. Se da una parte è Morrow a far saltare il banco nel secondo quarto, dall’altra ci pensa Speights, con ben 14 punti. Di rilievo comunque il contributo di tutta la panchina Warriors, con ottime prestazioni anche di Iguodala e Livingston.

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Andrea Falcetti

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