Per i Golden State Warriors è la prima gara della stagione da Win or Go Home. Sotto 3-1 nella serie contro dei fantastici Oklahoma City Thunder, i ragazzi di Kerr venderanno cara la pelle, mentre dall’altra parte Durant e compagni proveranno a sfruttare il primo match point in gara-5, alla Oracle Arena,
Entrambe le squadre iniziano con il piglio giusto: da una parte l’attacco collettivo degli Warriors, a segno con 4/5 del quintetto (eccetto Green, che sembra avere i soliti problemi), dall’altra la forza di Kevin Durant, supportato dalla ormai “solita” tripla di Roberson: dopo 4 minuti il punteggio vede avanti gli Warriors per 11-7, mentre a metà periodo, grazie al canestro da oltre l’arco di Westbrook, il tabellone recita 15-10. Adams commette troppo presto il suo secondo fallo e l’attacco dei Thunder produce poco, così i padroni di casa ne approfittano, scappando sul +9, prima che un jumper di Durant fermi un’emorragia che durava da oltre tre minuti. Thompson e Iguodala portano in doppia cifra il vantaggio GSW, Roberson (ancora da tre punti) e Durant accorciano sul 17-23, con il primo quarto che si chiude 25-21 Golden State.
Il secondo periodo si apre nel segno di Marreese Speights ed Anthony Morrow: il primo mette a segno ben due giochi da tre punti, mentre il giocatore dei Thunder, praticamente mai utilizzato sin qui nella serie, segna 3 canestri in fila permettendo ai suoi di restare in scia sul 33-32 a 9 minuti dall’intervallo. Una tripla del numero #5 locale restituisce un minimo di margine ai ragazzi di Kerr, ma il ritorno sul parquet di Adams si conferma un rebus per la difesa di Golden State ed è un canestro con fallo subito del centro neozelandese a valere il 36-38. A metà periodo si accende Steph Curry, che segna 7 punti in fila rivitalizzando il pubblico a palazz
o e firmando il 47-39 con 5 minuti sul cronometro dalla fine del secondo quarto. Nonostante un ottimo Kevin Durant gli Warriors riescono a mantenere invariato il distacco grazie ai canestri di Thompson, Green e Bogut, con il tabellone che all’intervallo recita 58-50 Golden State.
Okc parte fortissimo al ritorno in campo dagli spogliatoi: 5 punti di Ibaka e 4 di Durant (complice anche un fallo tecnico fischiato a Draymond Green) permettono ai Thunder di ridurre ad un solo punto lo svantaggio, con Kerr obbligato al time-out sul 60-59. Curry, con una tripla, un layup e un assist per Thomoson, prova a rimettere le cose a posto per Golden State, ma prima Durant impatta la partita a quota 65, poi Westbrook, con la tripla del 68-67, regala ai Thunder il primo vantaggio della partita. Un gioco da tre punti di Draymond Green riporta avanti gli Warriors e, complici anche 3 sanguinose palle perse di Westbrook, a 4 minuti dalla terza sirena i padroni di casa conducono 74-70. Curry chiama con la tripla del 79-72, Durant risponde con la stessa moneta per il 75-79, e il terzo quarto si chiude 81-77 Warriors.
Primo minuto di quarto periodo da incubo per i Thunder: Livingston segna, Waiters perde palla e Iguodala va a bersaglio da tre punti. Nonostante il time-out chiamato da coach Donovan la solfa non cambia, con il canestro da oltre l’arco di Barnes che vale l’89-77 e il punteggio che, a 9 minuti dalla fine, vede Okc inseguire sull’81-91. Un gioco da tre punti di Speights firma il 96-83, ma sul 103-93 qualcosa si inceppa nel meccanismo offensivo di Golden State e Durant, con 5 punti consecutivi, riporta i Thunder a -5 con 4:30 da giocare. Si fa sentire a questo punto l’MVP, con un fondamentale gioco da tre punti rimette una distanza di sicurezza tra le due squadre ed è sempre Curry a mettere la parola fine al match, con la penetrazione del 111-101 che chiude la partita, nonostante un tentativo finale di Westbrook e Durant di riaprirla. Vincono dunque i Golden State Warriors 120-111, con la serie che si sposta in Oklahoma dove i Thunder avranno il match point più importante, quello sul parquet di casa.