Curry porta gli Warriors alle Finals, Okc battuta! Recap&pagelle

 

OKLAHOMA CITY THUNDER

 

RUSSELL WESTBROOK: 5,5. Nel bene e nel male ci prova fino alla fine e da lui passano tante delle speranze dei Thunder, ma tradisce le attese tante, troppe conclusioni sbagliate. 19 punti, 7 rimbalzi, 12 assist e 3 “sole” palle perse, ma 7/21 dal campo e numerosi errori di interpretazione in alcuni momenti topici del match ne condizionano il voto complessivo. L’impressione è che gli manchi ancora uno step per diventare un campione decisivo.

 

ANDRE ROBERSON: 6. Soli 4 punti a referto, con numerosi errori (2/11 dal campo), ma la solita altissima intensità difensiva e un grandissimo lavoro a rimbalzo (ben 12 le carambole conquistate). Contro questo Curry e questo Thompson c’era comunque poco da fare.

 

KEVIN DURANT: 6.5. Inizio folgorante, con 4/4 al tiro, arriva all’intervallo con 9 punti segnati e l’impressione di essersi controllato per giocare al massimo la ripresa. Nel terzo quarto, però, si assenta in maniera quasi ingiustificata, tornando nell’ultimo periodo quando si carica i suoi sulle spalle, andando a riaprire una gara che sembrava già chiusa. 27 punti, 7 rimbalzi e uno degli ultimi a mollare. Ultima partita ad Okc?

 

SERGE IBAKA: 5,5. Difensivamente bene, offensivamente meglio nel secondo tempo rispetto al primo dove aveva faticato oltremodo.

 

STEVEN ADAMS: 5,5. Primo tempo da 7 punti, 7 rimbalzi condito dal solito ottimo lavoro in entrambe le fasi. Nella ripresa, complice la continuata scelta di Kerr di utilizzare quintetti piuttosto piccoli, gioca poco.

 

PANCHINA THUNDER: 5,5. Waiters a sprazzi, Kanter bene con 8 punti e 4 rimbalzi segnati in avvio di secondo quarto che propiziano il primo allungo di Okc, ma in generale è sempre troppo poco per una squadra che gioca con 6/7 uomini contati.

 

GOLDEN STATE WARRIORS

 

STEPH CURRY: 9. Gioca un primo tempo “normale”, chiuso con 12 punti, 3 rimbalzi, 5 assist in cui segna le due triple consecutive in avvio e l’importante layup sulla sirena dell’intervallo. Al rientro in campo dagli spogliatoi, però, si scatena e dimostra per l’ennesima volta di essere l’MVP di questa Lega: 24 punti con ben 5 triple nel secondo tempo ammazzano mentalmente i Thunder, che difensivamente non sanno più cosa fare per limitarlo. Chiude con 36 punti, 5 rimbalzi, 8 assist, 13/24 al tiro e 7/12 dalla lunga distanza. Serve altro?

 

KLAY THOMPSON: 8. Inizio da incubo, con le prime 8 conclusioni dal campo che finiscono sul ferro e in generale parecchie letture sbagliate. Poi torna il cecchino di gara-6, con 5 triple consecutive a cavallo dell’intervallo che riportano a contatto Golden State e ne propiziano poi l’allungo. Insieme a Curry forma la coppia di esterni più devastante della NBA, ma non lo scopriamo certo oggi. Menzione speciale per il solito, immenso lavoro difensivo.

 

ANDRE IGUODALA: 7. Mossa a sorpresa di Kerr, che lo schiera in quintetto per marcare Durant, i risultati inizialmente non sono dei migliori, ma minuto dopo minuto sale di colpi, segnando anche qualche importante canestro che dà ossigeno agli Warriors. Un fattore.

 

DRAYMOND GREEN: 6,5. Parte bene, segnando i primi 4 punti di squadra, poi fatica parecchio sia a livello di conclusioni dal campo (5/14) che di falli. Guarda dalla panchina gran parte del terzo quarto, tornando però in tempo sul parquet per mandare a bersaglio una fondamentale tripla nel finale.

 

ANDREW BOGUT: 5,5. 2 punti, 3 rimbalzi e quasi nulla degno di menzione.

 

PANCHINA WARRIORS: 6. Tolta la tripla di Speights nel primo tempo l’apporto delle seconde linee è quasi nullo. Meglio nel secondo, dove Livingston, Barnes e anche Varejao danno un’importante mano a Golden State.

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Andrea Falcetti

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