È l’ultimo atto di una delle serie più entusiasmanti degli ultimi anni: alla Oracle Arena va in scena gara-7 tra Golden State Warriors e Oklahoma City Thunder. Donovan conferma le scelte del quintetto base, mentre Kerr stupisce, inserendo Andre Iguodala dall’inizio al posto di Harrison Barnes.
Il ritmo in avvio è piuttosto alto ma entrambe le formazioni fanno fatica a segnare e dopo 4 minuti il punteggio è fermo sul 4-4, con Green unico marcatore da una parte e la “strana coppia” Roberson-Adams dall’altra. Due triple consecutive di Curry accendono la Oracle Arena, Ibaka e Durant rispondono con la stessa moneta e a metà periodo il tabellone recita 14-10 Okc. La sfida tra il #35 e il #30 continua, con Westbrook che si inserisce per un importante canestro dalla lunga distanza costringendo coach Kerr al time-out sul 22-15. Green, Ezeli e Durant vanno a bersaglio da 2 punti e il primo quarto si chiude sul 24-19 Oklahoma.
Quattro punti in fila di Kanter aprono il secondo periodo portando i Thunder sul 28-19, mentre gli Warriors pagano una serata momentaneamente difficile per Thomspon (0/5 al tiro), complice anche la solita ottima difesa di Roberson. Sul 29-19 Speights entra e spara la tripla del -7, Kanter ne mette altri 4 e regala il primo vantaggio in doppia cifra a Okc sul 33-22, con l’alley-oop di Roberson che costringe Kerr ad un nuovo time-out sul 22-35. A metà periodo il fatturato degli Warriors è di appena 3 punti, ma Thompson si scrolla di dosso la tensione e dopo 7 errori consecutivi va a bersaglio dalla lunga distanza con tre fondamentali triple, interrompendo un lunghissimo digiuno di squadra e firmando il -4 sul 33-37 a 4 minuti dall’intervallo. Il primo tempo si chiude con parziali e grandi giocate: Adams, Westbrook e Durant firmano un nuovo 8-0 che vale il 45-33 Okc, Thompson, Curry e Barnes rispondono con un 7-0, Westbrook realizza un gioco da tre punti ma l’ultima parola è di Curry, che si inventa un canestro in penetrazione sulla sirena che vale il 48-42 Thunder, punteggio con cui le due squadre vanno a riposo.
Okc parte bene con Adams e Durant, Curry e Thomspon fanno altrettanto con due “bombe” e Iguodala si accoda agli Splash Brothers mandando a bersaglio la tripla del 51-54 dopo 4 minuti. L’MVP segna ancora da oltre l’arco e impatta la gara a quota 54 e poi ancora dalla lunga distanza porta avanti gli Warriors sul 57-54; Durant risponde da campione in post per il 56-57 a metà periodo. Un gioco da 3 punti di Livingston regala il 64-58 agli Warriors e la tripla dall’angolo di Harrison Barnes porta il vantaggio in doppia cifra sul 69-58, dando la prima importante spallata alla gara. Varejao firma il +13, Durant accorcia in lunetta e il terzo quarto si chiude sul 70-61 Golden State.
Il distacco resta invariato nei primi due minuti, Ibaka con 5 punti consecutivi riporta i Thunder sul 69-73, complici alcuni gravi errori da distanza ravvicinata dei padroni di casa. Curry segna 7 punti in fila, Durant e Westbrook però non mollano e con due importantissimi canestri da oltre l’arco restano a contatto sull’80-75. Ibaka fa 2/2 in lunetta, Klay Thompson e Draymond Green vanno ancora a bersaglio dalla lunga distanza e portano a 11 punti il vantaggio degli Warriors. Durant con 5 punti consecutivi accorcia sull’84-90, Green perde un sanguinoso pallone e KD, con altri due punti, porta i Thunder a -4 con 100 secondi sul cronometro. Curry subisce fallo da oltre l’arco e allunga nuovamente sul 93-86, prima di segnare la definitiva tripla del 96-86. Golden State vince 96-88 e vola alle Finals NBA.