Questi playoff verranno ricordati come quelli dei…colpi bassi! Dopo l’episodio Draymond Green – Steven Adams nella serie tra Golden State Warriors e Oklahoma City Thunder, durante Gara 1 di ieri notte si è verificato un altro “low blow” (letteralmente, colpo basso).
Questa volta (stranamente) tra i protagonisti non c’era il numero 23 dei Warriors: lo scontro è avvenuto tra Matthew Dellavedova e Andre Iguodala. Nel tentativo di sporcare un pallone in possesso del numero 9 dei Warriors, Dellavedova ha colpito l’avversario con uno schiaffo proprio lì, dove fa più male. Immediata la reazione di Iguodala, che è andato subito a manifestare a brutto muso il suo dissenso (e ci mancherebbe altro), prima che i due venissero separati. Dopo aver rivisto e discusso abbondantemente l’episodio, gli arbitri hanno deciso per il common foul (fallo normale), e non per il flagrant che, probabilmente, sarebbe stato più che legittimo.
Sull’episodio ha voluto dire la sua Patrick Beverley, playmaker degli Houston Rockets, giocatore che basa gran parte del suo gioco sull’aggressività e sull’intensità difensiva. Il numero 2 dei Rockets ha pubblicato un laconico tweet sul suo profilo ufficiale, che recita il seguente messaggio:
“Se l’avessi fatto io…”
Come a dire, se l’avessi fatto io chissà quale caso mediatico si sarebbe creato!