Mancano poco meno di due mesi all’apertura dei Giochi Olimpici di Rio 2016 e tra pochi giorni verrà resa nota la lista dei magnifici 12 elementi che comporranno Team USA, la Nazionale favorita d’obbligo per la medaglia d’oro nel torneo di pallacanestro. Sarà l’ultimo impegno ufficiale per coach Mike Krzyzewski che dopo la manifestazione a cinque cerchi passerà il testimone a Gregg Popovich e l’allenatore di Duke vuole lasciare col terzo alloro olimpico consecutivo dopo Pechino 2008 e Londra 2012.
Tuttavia per farlo Coach K non potrà contare su diversi elementi preselezionati nella lista dei 31 in corsa per un posto nella Nazionale a stelle e strisce. Niente avventura in Brasile per Chris Paul, Blake Griffin, John Wall, LaMarcus Aldridge e Stephen Curry, l’ultimo in ordine di tempo ad alzare bandiera bianca: l’MVP unanime dell’ultima regular season ha preferito saltare Rio per prendersi un’estate di pausa dopo gli impegni coi suoi Warriors, per passare più tempo con la famiglia e sistemare il ginocchio che gli ha creato problemi negli ultimi Playoffs.
Niente Steph? No problem per gli Stati Uniti che possono attingere a un bacino talmente ampio e di qualità eccelsa che, se potesse schierare più di una squadra, occuperebbe in scioltezza il podio olimpico. L’uomo a cui Krzyzewski e Jerry Colangelo, direttore responsabile di Team USA, si aggrappano è sempre lui: LeBron James. Il nativo di Akron, Ohio, è stato il leader delle ultime due spedizioni olimpiche statunitensi chiuse in trionfo ma non ha ancora sciolto la riserva riguardo alla partecipazione alle Olimpiadi in Brasile.
La stella dei Cleveland Cavaliers dovrebbe esserci ma una decisione definitiva verrà comunicata al termine della NBA Finals in cui LBJ è impegnato al momento. Le convocazioni definitive verranno diramate il 27 giugno ma fino ad allora Team USA lavorerà su due ipotesi in vista di Rio come confermato da Colangelo in un’intervista rilasciata all’Associated Press.
Siamo al lavoro su un doppio roster in vista di Rio: uno con LeBron e uno senza. Siamo in stretto contatto con l’entourage di LeBron ma al momento vogliamo lasciarlo tranquillo e concentrato sulle Finals. L’ultima volta che ho parlato con lui mi aveva espresso l’intenzione di partecipare alle Olimpiadi ma potrebbe averci ripensato, non lo so: noi tutti speriamo che possa essere dei nostri. Qualunque sia la sua decisione, sono tranquillo e sicuro che faremo molto bene in ogni caso con tutti i grandi giocatori su cui possiamo contare.
Colangelo ha negato che il forfait di qualche atleta sia dovuto al timore di contrarre il virus Zika, affermando che gli assenti sono tutti alle prese con problemi fisici. Tra le tante defezioni degli ultimi giorni, c’è invece una conferma che potrebbe invogliare LeBron a volare in Brasile: Kevin Durant, nonostante la free agency, ha infatti comunicato che a Rio ci sarà augurandosi che The Chosen One possa scegliere allo stesso modo.