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Rio, Paul George conferma la sua presenza

Paul George ha sciolto la riserva: l’ala piccola degli Indiana Pacers ci sarà alle prossime Olimpiadi di Rio in programma tra poco meno di due mesi e rappresenterà il suo Paese nel Team USA, la Nazionale favorita numero uno per la conquista della medaglia d’oro nel torneo di pallacanestro. L’ha riportato Nate Taylor dell’Indy Star.

George ritorna così a giocare nel Team USA dopo quella maledetta estate di due anni fa. Il nativo di Palmdale, California, era agli ordini di coach Mike Krzyzewski nel ritiro di Las Vegas, Nevada, in preparazione dei Mondiali in Spagna, quando subì un terribile infortunio alla gamba destra che si fratturò in più punti durante una partita di allenamento: addio sogno iridato e quasi tutta la stagione 2014/2015.

Un lungo calvario per George che, dopo una lunga riabilitazione, è tornato in campo nel finale dell’annata scorsa disputando appena 6 partite. Nella stagione appena conclusa tuttavia il prodotto di Fresno State è tornato in piena forma e sui livelli pre-infortunio come dimostrano anche le sue cifre: 23.1 punti, 7 rimbalzi, 4.1 assist e 1.9 palle rubate di media a partita in quasi 35 minuti di utilizzo per gara.

Numeri che ne hanno attestato un vero e proprio ritorno al massimo splendore tanto da portare i suoi Pacers fino a gara 7 nel primo turno dei Playoffs contro i finalisti della Eastern Conference, ovvero i Toronto Raptors. Ora George cerca il riscatto con Team USA andando alla caccia dell’alloro olimpico, che sarebbe il primo personale e il terzo consecutivo per gli americani.

Un’altra grande stella che si aggiunge a Kevin Durant, che proprio nei giorni scorsi ha confermato la sua presenza in quel di Rio. Presenza non ancora assicurata invece da LeBron James: Jerry Colangelo si è detto fiducioso della sua partecipazione ma bisognerà attendere la fine della NBA Finals per una risposta definitiva. A differenza di George e KD35 hanno già dato forfait per problemi fisici di vario genere Stephen Curry, LaMarcus Aldridge, Blake Griffin e Anthony Davis.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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