Gara 5 di queste NBA Finals non potrà che essere ricordata, in futuro, per le spettacolari prestazioni di James ed Irving, che hanno contribuito a referto con 41 pesantissimi punti a testa. Mai nella storia NBA, infatti, era successo che, in una partita delle Finals, due compagni squadra segnassero più di 40 punti ciascuno. Una prestazione sensazionale senza dubbio, ma che difficilmente potrà essere ripetuta in gara 6 questa notte, quando Cleveland dovrà aggrapparsi alle doti realizzative di altri interpreti per contrastare la corsa e le percentuali di tiro spesso stellari degli opponenti Golden State Warriors. Un ruolo chiave in questa situazione potrebbe ricoprirlo JR Smith, in leggera difficoltà in queste Finals e in lieve crescita dopo una discreta gara 5, in cui, segnando 8 punti nei primi minuti di gara ha contribuito fortemente alla buona partenza dei Cavs.
Relativamente alla sua comunque positiva gara 5, Smith, dopo la partita ha poi dichiarato:
“RJ mi ha parlato molto durante gli allenamenti, mi ha spiegato come mi marcano. Ho solo preso spunto da quello che mi ha detto cercando di fare il meglio possibile”
Richard Jefferson quindi sembra aver avuto un ruolo importante nel guidare Smith verso una prestazione migliore, forse conscio del ruolo primario che svolte Smith all’interno della squadra. Soprannominato “Swish” per la sua precisione al tiro, infatti, JR è un giocatore fondamentale per Cleveland, capace di sfruttare gli scarichi su penetrazione di James e Irving e di portare un numero importante di punti alla squadra anche nei momenti decisivi della partita. Tifosi e compagni si aspettano molto da lui nella prossima gara, sarà il campo, tra poche ore, a decretare se le aspettative riposte nel veterano dei Cavs saranno ripagate o meno.
di Marco Malvezzi