Dopo la vittoria di ieri sera, tutti i giocatori dei Cleveland Cavaliers si sono lasciati andare a pianti di gioia per un trionfo che molti aspettavano da parecchi anni. Tra questi giocatori c’è stato anche JR Smith, 30enne che, pur senza prestazioni sensazionali, è stato partecipe della rimonta da 1-3 a 4-3 per la franchigia dell’Ohio.
Intervistato nel post partita, Smith si è emozionato ripensando a tutta la sua carriera, alla corsa al primo anello, che ieri sera è finalmente terminata.
Ci ho pensato davvero tanto, onestamente, di arrivare a questo punto. Più la mia carriera è andata avanti meno ci ho pensato, mi sono concentrato sul gioco. Ho giocato a basket, per mia fortuna, da quando avevo 3 anni. Ecco perché per me è così speciale. E oggi è una giornata speciale, è la festa del papà. Mio padre ha messo la palla da basket nella mia culla.
Dopo queste prime parole un giornalista ha chiesto a Smith del ruolo di suo padre nella sua vita, e la sua risposta ha fatto anche applaudire alcuni giornalisti presenti in sala.
I miei genitori, la mia famiglia, sono la più grande ispirazione nella mia vita. Ho vissuto molti momenti bui nella mia vita, e se non fosse stato per loro, non sarei stato in grado di superarli. Ma loro hanno combattuto per me, mi hanno spronato, mi hanno urlato contro, mi hanno amato, abbracciato, hanno pianto insieme a me, e mi sono sempre stati vicini nonostante tutto.
Conosco molte persone che non hanno più i genitori nella loro vita, la loro madre, il loro padre, ma io ho i due genitori migliori che chiunque potrebbe desiderare. Siamo sei fratelli e loro non hanno mai trattato uno diversamente dagli altri. Ci hanno amati tutti allo stesso modo. Voglio essere come loro quando crescerò.
Mio papà è una delle mie più grandi ispirazioni quando gioco. Sentire persone che parlano male di me mi fa stare male perché so che fa stare male lui. Tutto quello che faccio è per i miei genitori e la mia famiglia. […] Se non fosse per loro non sarei qui; onestamente non so neanche dove sarei. Senza di loro non sarei stato in grado di rimediare ai miei errori e di essere seduto qui di fronte a voi come campione NBA.
Una grande gioia, dunque, per JR Smith, che ha voluto ringraziare prima di tutto chi lo ha aiutato nei momenti difficili che hanno contraddistinto i suoi 12 anni nella lega.
Dal primo luglio, in ogni caso, Smith sarà free agent, e potrà andare alla ricerca del miglior contratto della sua carriera.
Jacopo Cigoli
@JacopoCigoli