Kevin Durant è stato uno dei tanti spettatori di gara 7 delle NBA Finals 2016, dove avrebbe potuto esserci lui protagonista se non fosse stata per la rimonta da 3-1 sotto messa in atto dai Golden State Warriors nella finale della Western Conference contro gli Oklahoma City Thunder. La stessa risalita dagli inferi subita proprio dai campioni in carica contro i Cleveland Cavaliers neo campioni NBA, ironia del destino.
L’MVP delle finali è stato senza dubbio LeBron James, protagonista assoluto della remuntada Cavs con prestazioni mostruose: 41 punti in gara 5, altri 41 in gara 6 e tripla doppia in gara 7. Nell’ultimo e decisivo episodio sono state diverse le giocate significative, ma quella che più rimarrà impressa negli occhi di tutti è la chase-down di LBJ su Andre Iguodala: una stoppata incredibile, da dietro, simbolo dell’onnipotenza cestistica del nativo di Akron, Ohio.
Una stoppata che ha lasciato di stucco anche un fenomeno come Durant che ha paragonato LeBron a un supereroe. Ecco le parole rilasciata da KD35 a margine della presentazione della sua nuova linea di scarpe prodotta dalla Nike in quel di Austin, Texas.
LeBron sembrava Batman nella stoppata su Iguodala: è arrivato dal nulla, a una velocità pazzesca, ha oscurato la vallata. Sul serio, io sono rimasto a bocca aperta.
Se anche un giocatore del calibro di Durant si sorprende di alcune giocate, è ancor di più esemplificativo del fatto che LeBron James è un alieno del Gioco. I due potrebbero fare coppia nel Team USA ai prossimi Giochi Olimpici di Rio dove l’asso di OKC ha già confermato la propria presenza, mentre The Chosen One non ha ancora sciolto la riserva e lo farà dopo qualche giorno di riposo dopo la serie finale intensa come non mai.
Secondo le ultime indiscrezioni LeBron potrebbe prendersi una pausa e saltare le Olimpiadi ma non c’è ancora niente di ufficiale. Estate invece ricca di impegni per Durant che, oltre alla partecipazione a Rio, dovrà decidere il suo futuro nella free agency che lo vedrà come il pezzo più pregiato sul mercato sebbene sono molte le possibilità che possa restare ai Thunder.
Mancano ancora alcune settimane alla free agency: sono molto tranquillo, quando sarà il momento ci siederemo attorno a un tavolo e deciderò assieme al mio entourage. Una sola cosa è sicura: la mia scelta avverrà solo e soltanto in base alla pallacanestro, il basket giocato è l’unico fattore che mi interessa.