Gentile: “Voglio giocare in NBA l’anno prossimo”

Che il capitano e leader tecnico ed emotivo dell’Olimpia Milano, Alessandro Gentile, potesse nel corso dell’estate lasciare la metropoli meneghina per atterrare in altri e ben più remunerativi lidi pareva ormai cosa probabile. Fino ad oggi, però, il destino del figlio di Nando sembrava ancora legato al Vecchio Continente, con tutte le superpotenze dell’Eurolega pronte a fare follie per assicurarsi i sempre ottimi servigi dell’esterno; eppure, forse, nel litigio tra Milano e le altre big europee potrebbe godere il più classico dei terzi incomodi, e cioè la NBA, grazie a una volontà del giocatore che non pare mai stata così forte.

Dal ritiro azzurro, in cui Gentile sta preparando con la rappresentativa nazionale il preolimpico di Torino, Ale ha dichiarato di essere concentrato per l’obiettivo Rio, ma ha parlato anche, per la prima volta, di un suo possibile futuro nella Lega americana, gradito soprattutto se a dargli questa opportunità fosse proprio la franchigia che l’ha scelto ormai due anni fa, gli Houston Rockets del neo coach Mike D’Antoni:

Il mio obiettivo per l’anno prossimo è giocare in NBA. Spero veramente che ciò possa accadere: per me, Mike D’Antoni è come una leggenda cestistica italiana, un esempio per tutti. Penso che per lui allenarmi possa essere molto, molto divertente.

Queste le parole dell’attuale capitano dell’Armani ai media americani. Gentile ha poi parlato della sua ultima stagione milanese, e di come l’esperienza con la squadra meneghina gli abbia consentito di crescere ed essere pronto a tentare la nuova avventura:

Ho avuto la possibilità di crescere molto quest’anno, giocando come capitano di una società tanto prestigiosa e importante come Milano e vincendo due campionati come leader della squadra. Tutto ciò mi ha aiutato e penso sia arrivato il momento di provare il grande salto: mi piacerebbe avere una chance di giocare nella Lega.

Ale ha avuto poi parole di stima anche per James Harden, il leader di quei Rockets che lo scelsero con la pick numero 53 nel Draft 2014, e dell’apporto che lui stesso potrebbe dare alla franchigia texana:

James Harden è una superstar, uno dei migliori giocatori del mondo. Personalmente, penso di poter essere utile alla squadra in molti aspetti del gioco, come il tiro, la fase realizzativa e anche come passatore. Penso potrei inserirmi perfettamente lì; voglio solo avere una chance per dimostrare il mio valore e aiutare la squadra a vincere.

Gentile insomma pare convinto nella scelta di attraversare l’oceano e provare a giocarsi le proprie carte nella Lega più prestigiosa del mondo: e questo nonostante il suo ruolo verrebbe inizialmente certamente ridimensionato, passando da go-to-guy a role player in uscita dalla panchina. Eppure Ale, com’è nel suo carattere, non pare assolutamente spaventato, ma anzi convinto del proprio futuro nella Lega, in qualsiasi squadra possa finire:

Il mio sogno e ciò che voglio è giocare nei Rockets con Mike D’Antoni. Se ciò non fosse possibile, il mio obiettivo rimane comunque giocare in NBA l’anno prossimo.

Il ragazzo, come suo solito, pare dunque avere le idee chiare sul proprio futuro a stelle e strisce.

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Giacomo Sordo

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