“Tentativi di sabotaggio”. Così il proprietario dei Boston Celtics, Wyc Grousbeck, ha commentato le offerte arrivate ieri sera alla dirigenza della squadra in cambio delle tantissime scelte a disposizione.
“Non abbiamo visto niente che abbia attirato particolarmente la nostra attenzione”. ha dichiarato Grousbeck a CLNS Radio. “La maggior parte delle offerte sembravano delle prese in giro, e noi ci siamo comportati di conseguenza. In effetti abbiamo anche riso”.
Armati infatti di ben 8 scelte per il draft di ieri sera (arrivate negli anni grazie a molte operazioni oculate), i Celtics puntavano a concludere la serata con qualche scambio che portasse in squadra giocatori con esperienza superiore al ‘livello rookie’.
E di offerte ce ne sono state molte, da quelle meno interessanti (Nerlens Noel, Robert Convington, la 26esima e la 24esima scelta in cambio della terza di Boston, ovviamente da parte di Philadelphia), a quelle che sicuramente hanno fatto ragionare qualche minuto in più Danny Ainge prima di essere rispedite al mittente (Jimmy Butler in cambio di Jae Crowder e la terza scelta di cui sopra, da parte di Chicago).
Alla fine, Grousbeck ed i suoi collaboratori hanno deciso di tenersi la terza scelta, e di chiamare Jaylen Brown come membro definitivo del roster (o almeno così pare al momento).
“Siamo aperti agli affari, se ci sono buone possibilità siamo sempre in prima fila per finalizzare lo scambio. Ma non siamo disponibili a farci prendere in giro da nessuno, sopratutto da chi pensa di poter puntare sul fatto che andiamo di fretta. Quindi grazie, ma no grazie”. Così ha chiuso l’intervista radiofonica il proprietario della squadra.