Ci siamo: -2 giorni alla free agency e pandemia da mercato in arrivo. Si parte, come ovvio, dal free agent extralusso di questa class-2016: Kevin Durant.
Adrian Wojnarowski ha fatto sapere che KD incontrerà le proprie pretendenti in un luogo ben preciso – gli Hamptons, a New York – e che non intraprenderà viaggi in lungo e in largo per gli Stati Uniti per parlare con le franchigie interessate ad assicurarsi i suoi servigi. I meeting avranno luogo venerdì e sabato.
Invitati al gran galà della free agency di Durant: Oklahoma City Thunder (sua attuale squadra e favoriti per la rifirma, anche se di un’incollatura sui due nomi successivi della lista), Golden State Warriors, San Antonio Spurs, Boston Celtics, Los Angeles Clippers e Miami Heat. Probabile riescano a inserirsi anche (almeno) New York Knicks e Atlanta Hawks.
Durant è di gran lunga la portata principale dell’imminente sessione di mercato: la stagione appena disputata con i Thunder non ha fatto altro che innalzarne il valore (ai playoff ha dimostrato di essere molto migliorato in difesa e di essere pienamente spendibile anche come 4/5 tattico). Per lui si parla di 26 milioni di dollari l’anno. KD, tuttavia, potrebbe avere in faretra una mossa da vero homo oeconomicus: contratto da 1 anno (con opzione sul secondo) firmato in questa free agency e poi ridiscusso da zero nella prossima (a seguito del non-esercizio della suddetta opzione).
I Thunder sono in vantaggio perché Durant è molto legato a Oklahoma City e perché, se davvero dovesse optare per la soluzione 1 stagione(+1 opzionale)+nuovo contratto al termine della stessa, rimanendo a OKC in questa e nella prossima free agency andrebbe a incassare la faraonica cifra di 227 milioni di dollari spalmati su 6 anni. Squadre come Warriors e Spurs, che pure hanno il fascino del “sistema” dalla loro, potrebbero arrivare “solo” a 175 milioni in 5 anni. Quando si dice l’esplosione del salary cap!