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Tra le deluse dalla stagione 2015/2016 troviamo senza ombra di dubbio anche i Washington Wizards, che partivano dalla semifinale di Conference ottenuta nel 2014/2015 ma non sono nemmeno lontanamente riusciti a ripetersi, chiudendo al 10° posto e mancando addirittura i playoff. 41 vittorie e 41 sconfitte, questo il record dei ragazzi di Randy Whittman, che ha pagato per tutti venendo licenziato ad inizio maggio. Il nuovo allenatore, Scott Brooks, rappresenta un’incognita al di fuori del sistema OKC, dove aveva a disposizione due tra i primi 5 giocatori della Lega, mentre l’ipotesi di riportare Kevin Durant a casa sembra (almeno per questa stagione) definitivamente tramontata.
DRAFT
Al Draft Washington non aveva a disposizione nessuna scelta.
MERCATO
Dal punto di vista salariale, i Washington Wizards si presentano ai nastri di partenza della free agency con tutto il teorico quintetto titolare sotto contratto: Wall, Beal (restricted free agent ma al 99% verrà rinnovato), Porter, Morris e Gortat sono solide certezze per i capitolini, a cui vanno ad aggiungersi il giovane Kelly Oubre (scelto nello scorso Draft e utile in alcune occasioni quest’anno) e Martell Webster, reduce da due stagioni travagliate a causa degli infortuni. Sul mercato, abbandonato come detto il sogno Kevin Durant, i Wizards hanno messo nel mirino Ryan Anderson, Nicolas Batum e Al Horford, mirando ad allestire un roster più funzionale al gioco della stella John Wall. Di spazio salariale ce n’è parecchio e le possibilità mettere insieme una buona squadra non mancano, resta alla dirigenza adesso fare il resto.
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FUTURO
Partendo da Scott Brooks, che in generale ha sempre lavorato bene con dei giovani promettenti, a Washington questa potrebbe essere un’annata importante per vari aspetti. Intanto, se (come sembra) Durant dovesse decidere di firmare un’annuale con Oklahoma, i Wizards avrebbero una nuova possibilità di arrivare a KD nella prossima estate, ma il #35 prenderebbe in considerazione un eventuale ritorno a casa solo nel caso in cui la base fosse già rodata, e non quella di un team che ha mancato i playoff. Secondo, ma non meno importante, dopo una stagione così deludente che ha un po’ bloccato il processo di crescita della squadra Washington è chiamata a reagire, dimostrando che i risultati ottenuti fino all’anno scorso non sono stati casuali, e quindi anche diversi giocatori saranno osservati speciali per capire se andare avanti con questo progetto o ripartire ancora una volta. Se dal mercato arrivassero i giocatori giusti, comunque, i capitolini potrebbero togliersi diverse soddisfazioni, puntando alle principali posizioni della Eastern Conference.