Rose to Noah, Noah to Rose (molto meno, ma non impossibile quando Joakim riceveva al gomito fronte a canestro). L’asse play-centro che ha fatto sognare i Bulls per alcune stagioni ormai non era più lo stesso di quello del 2010-2011, ed ormai sembrava definitivamente rotto con la cessione dello stesso MVP del 2011: eppure quel duo, di amici prima ancora che di compagni di squadra, è ora destinato a rivedersi sui parquet della Lega, seppur con una diversa canotta.
Nella notte infatti anche Joakim Noah ha ufficializzato ciò che si mormorava ormai da qualche giorno: la sua firma con i New York Knicks, la squadra in cui poco prima era finito proprio Rose attraverso una trade. Il lungo francese, ormai fuori dai piani di quei Bulls di cui per anni è stato anima e polmoni, avrebbe comunque lasciato con ogni probabilità la Windy City, ma l’arrivo di Rose nella Grande Mela probabilmente non è stato indifferente nella scelta di Noah, che ha siglato un accordo da 72 milioni per i prossimi 4 anni con la franchigia newyorkese.
Altro colpo dunque per i Knicks di Phil Jackson e del neo coach Jeff Hornacek, che aggiungono anche un lungo di esperienza e di grande combattività nel pitturato a una squadra che, con i vari Anthony, Porzingis e appunto Rose, inizia ormai a mostrare lineamenti molto interessanti. Starà ora a Hornacek riuscire a innestare tra loro le varie, talentuose parti messe a disposizione dalla dirigenza: sicuramente con l’asse play-lungo, comunque, ci saranno grossi problemi.