Quello che è mancato ai giovani e ambiziosi Utah Jazz di coach Quin Snyder nella passata stagione è stata un po’ di esperienza, di malizia e scafatezza nei momenti decisivi, nelle partite importanti in cui la palla pesa: e così i ben più navigati Houston Rockets sono riusciti a beffarli al fotofinish assicurandosi l’ultimo posto ai playoffs a Ovest e rimandando il ritorno della post season nella terra dei Mormoni.
Ma nello Utah sono stufi di andare in vacanza ai primi di aprile e quest’anno sembrano muoversi in modo da non ripetere gli errori del passato: dopo l’arrivo dell’esperto di George Hill nei giorni scorsi, nella notte la franchigia di Salt Lake City si è assicurata i servigi di un veteranissimo della Lega, con tanto di reputazione di clutch player, come Joe Johnson. L’esperta guardia ex Brooklyn Nets, andata a metà stagione a svernare a South Beach, cambia dunque totalmente il proprio ambiente di lavoro (dalla Florida allo Utah…) grazie a 22 milioni di buone motivazioni che i Jazz gli daranno nei prossimi due anni.
Un contratto probabilmente irrinunciabile per il 35enne Johnson, parso peraltro in calo fisico nel corso della propria breve parentesi in maglia Heat. Ma la sua esperienza e la sua leadership potrebbero tornare molto utili ai Jazz, sia in termini tecnici che per il ruolo di “chioccia” che Iso-Joe sarà chiamato a compiere sui giovani talenti della franchigia dello Utah.