Dopo la decisione di Kevin Durant di approdare ai Golden State Warriors e la partenza di Serge Ibaka in direzione Orlando, dei Big 3 di Oklahoma City (Big 4 se consideriamo anche James Harden prima che arrivasse a Houston) rimane solamente Russell Westbrook, e il front office dei Thunder sta facendo il possibile per trattenerlo.
Vi è però un grosso ostacolo in questo processo, nei piani alti della franchigia, infatti, l’obbiettivo sarebbe quello di prolungare il contratto di Westbrook già questa estate, con un contratto di 3 anni (il massimo concesso in questa situazione dalla lega), che eviterebbe un’altra free agency con il rischio di perdere un altro campione (l’attuale contratto del numero 0 scadrà proprio al termine della prossima stagione). Per Westbrook, invece, firmare quest’anno comporta solo svantaggi: innanzitutto il salary cap di questa stagione è di 94 milioni di dollari mentre, sempre grazie ai diritti TV, per la prossima estate si prospetta un salto fino ai 107 milioni. Inoltre l’anno prossimo il contratto di Westbrook con OKC potrebbe avere durata quinquennale, giungendo a superare di gran lunga i circa 113 milioni che potrebbe percepire ora.
E’ dunque molto difficile immaginare oggi un rinnovo di Westbrook, e di conseguenza la dirigenza sta addirittura valutando l’opzione di scambiarlo: il rischio di perdere un altro giocatore nella free agency dell’anno prossimo è alto per OKC, che quindi potrebbe decidere di “sfruttare” l’appeal di Westbrook per intavolare uno scambio magari con una guardia giovane e promettente che permetta alla squadra di costruire un progetto solido per i prossimi anni.
Sarebbe sicuramente una scelta drastica, una rivoluzione quasi inaspettata ma che potrebbe rivelarsi forse l’unico modo per non lasciare andare via “a zero” un campione del calibro di Westbrook, come invece è successo con KD.
Quella in corso è un estate caldissima in quel di Oklahoma City, vedremo le prossime mosse della dirigenza, in attesa di sapere se vorranno provare un’ulteriore corsa al titolo o se ci troviamo di fronte ad un nuovo anno 0.