Una scelta che ha lasciato a bocca aperta milioni di appassionati e tifosi NBA. Una scelta che ha lasciato, dall’altra parte, strascichi negativi nella città di Oklahoma, dove i supporter dei Thunder si sono lasciati andare a manifestazioni di odio/delusione (leggasi bruciare le canotte col numero 35 impresso).
Kevin Durant ha fatto la sua scelta e di questo si parlerà per molto tempo ancora, almeno fino a che non vincerà un anello con i Golden State Warriors, la nuova squadra dell’MVP di due stagioni fa.
Chi ha parlato della scelta dell’ormai ex-Thunder è Reggie Miller, ex superstar degli Indiana Pacers di una NBA che non c’è più, il quale ha voluto dire la sua tramite un articolo pubblicato su Bleacher Report:
“Alla fine…cosa è più importante? Un anello o una dinastia? Ai media interessa solo giudicare un giocatore dagli anelli che porta, giustamente. E posso condividere questo ragionamento. Ma da un punto di vista personale, sono molto contrariato da tutto ciò. Ancora una volta è un colpo basso per la lega stessa…ora come ora ci sono solo 5-6 squadre molto interessanti da guardare, e solo tre di queste avranno concrete possibilità di vittoria. Sarà una stagione molto noiosa almeno finchè in tv non passeranno i Warriors, i Cavs, gli Spurs, i Knicks o i Boston Celtics. Sapete una cosa? I Celtics mi volevano far tornare in attività, nel 2007-2008, quando vinsero il titolo con Ray Allen e Kevin Garnett, ma non potevo farlo. C’è stata anche l’opportunità di approdare ai Lakers in un certo momento della mia carriera, ma non potevo fare nemmeno questo. Anche se forse avrei dovuto. Ma per me… un re non dovrebbe MAI abbandonare il proprio regno.”