Il sistema di gioco dei Golden State Warriors è attualmente tra i più efficaci e spettacolari della lega. A dimostrazione di ciò, negli ultimi due anni sono arrivati un titolo e una finale persa all’ultimo minuto dell’ultima partita. L’unità di intenti dei giocatori della Baia è ben visibile durante i match…ma non solo. Il trasferimento di Kevin Durant è infatti il risultato di un forte gioco di squadra anche al di fuori del campo.
Steph Curry, Klay Thompson, Draymond Green e Andre Iguodala sono stati importantissimi per reclutare il numero 35 di Oklahoma City. Altrettanto fondamentale è stato il lavoro di Jerry West. Tutti gli sforzi di giocatori e dirigenti sarebbero però stati inutili se non fosse arrivato il supporto di un altro personaggio: Steve Nash.
Alcuni membri della dirigenza dei Warriors hanno rivelato che il contributo del Canadese – ritiratosi un anno fa e immediatamente assunto da Golden State nella veste di consulente per lo sviluppo dei giocatori – è stato davvero decisivo: “Senza Steve Nash,” ha dichiarato uno di loro. “Non sono affatto sicuro che avremmo preso KD“. L’MVP del 2014 aveva delle preoccupazioni riguardo il suo inserimento all’interno del gioco degli Warriors. Tali preoccupazioni sono state spazzate via dopo una conversazione con Nash.
Insomma, nonostante non calchi il campo da un’intera stagione, l’ex giocatore di Phoenix, Dallas e Lakers continua a influenzare le sorti della Lega.