La scelta è stata difficile, pensata. Come sempre è stato nello stile di un giocatore celebrale e “ragionato” come Tim Duncan: la gara-6 del 13 maggio scorso giocata contro i Thunder nei Playoff è stata la sua ultima partita da professionista.
Lo ha annunciato oggi, dopo che negli ultimi giorni l’attesa era diventata sempre maggiore. Dopo 19 anni e 5 titoli NBA vinti (impossibile star qui ad elencare le decine di record battuti in questi anni) è giunta l’ora di dire basta anche per lui, vinto da problemi fisici diventati ormai logoranti ed insormontabili.
Dopo aver ammainato al termine della regular season la “bandiera” Kobe Bryant, siamo costretti a poche settimane di distanza a salutarne un’altra: Duncan, il Black Mamba e John Stockton sono difatti gli unici 3 giocatori nella storia NBA ad aver militato per almeno 19 anni nella stessa franchigia.
Nessuno però nello sport professionistico americano può vantare il 71% di vittorie durante un periodo così lungo di attività: 1072 vittorie a fronte di 438 sconfitte.
Il dato che forse meglio rende il dominio che questo leader silenzioso ha imposto su una Lega fatta di clamore, di prime pagine e di riflettori ai quali lui si è sempre sapientemente saputo sottrarre.
Un annuncio fatto in sordina, come sempre stato nel suo stile.