Anthony Bennett… Again! L’ala scelta alla numero 1 del Draft 2013 si accasa ai Brooklyn Nets del neo-coach Kenny Atkinson. Bennett ha firmato al minimo salariale per due stagioni, con il primo anno garantito.
L’ex Cavs viene da un pessimo scampolo di regular season 2015-2016 disputato coi Toronto Raptors (squadra della sua città): 1.5 punti, 1.2 rimbalzi e 0.3 rubate di media in sole 19 partite. Il taglio a febbraio è giunto senza troppo clamore.
Bennett, in uscita da UNLV, era visto come un potenziale nuovo Larry Johnson, ma ha fallito su tutta la linea, finendo nel dimenticatoio NBA in un paio di stagioni. A penalizzarlo il fisico da inbetweener, l’ondivaga applicazione dimostrata e la mancanza di un bagaglio tecnico-attitudinale rifinito.
Il primo canadese scelto con la pick numero uno al draft ha ora l’ennesima occasione per rifarsi, come pedina di una Brooklyn in ristrutturazione dopo una stagione deludente (chiusa con 21-61 di record e la recente cessione di Thaddeus Young). Bennett si unisce alle altre firme estive dei Nets – Jeremy Lin, Luis Scola, Trevor Booker, Greivis Vasquez, Justin Hamilton e Joe Harris – e a un roster privo di vere star, eccettuato il centrone Brook Lopez. Quale migliore chance per rimettere in piedi una carriera già data per morta? Di occasioni, per Bennett, non ce ne saranno molte altre.
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