Luis Scola è un vecchio lupo di mare. E come tutti i lupi di mare sa che c’è un tempo per gestire le forze e un tempo per fare sul serio. Ecco perché la sconfitta (111-74) subita ieri dalla sua Argentina contro gli Stati Uniti, in amichevole, non lo preoccupa. O, perlomeno, diventa materiale per battute sarcastiche, in vista delle Olimpiadi di Rio che inizieranno tra poco più di dieci giorni.
Queste le parole di Scola:
La prima volta che ho giocato contro gli Stati Uniti io e i miei compagni ci siamo scattati un mare di foto con gli statunitensi. Erano i nostri idoli. I giovani che abbiamo in squadra oggi non l’hanno fatto. È un punto di partenza in questa brutta sconfitta.
L’Argentina è nel pieno di un ricambio generazionale, con i membri della Generacion Dorada (Ginobili, Nocioni, Delfino, Scola stesso) tra i trenta e i quarant’anni di età e vicini alla fine del proprio percorso in nazionale.
Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno imparato a non sottovalutare gli Argentini. La sconfitta alle Olimpiadi del 2004 brucia ancora. Rio chiama, per i vecchi lupi di mare è il momento di fare sul serio.