Durante l’amichevole tra la nazionale di pallacanestro statunitense e la selezione argentina, disputatasi nella notte appena trascorsa a Las Vegas, c’è stato chi ha brillato di luce propria con una prestazione importante accompagnata da 18 punti con un 11 su 17 al tiro, 2 rimbalzi e 2 palle rubate, il tutto in 16 minuti di gioco: tali statistiche fanno ancora più rumore se ad averle messe insieme è nientemeno che Paul George che due anni fa, dopo l’orribile infortunio che ne ha minacciato la carriera, ha dovuto affrontare una delle sfide più difficili per un atleta professionista.
Il totale recupero di PG13 è stato sotto gli occhi di tutti durante la stagione 2015-2016, ma vederlo mettere insieme cifre importanti nel suo stint con la nazionale (nel contesto del “fattaccio”quindi) rende il tutto ancora più dolce. Anche l’head coach della nazionale, Coach K, ha voluto spendere qualche importante parola su questo Paul George, attraverso thescore.com:
“Semplicemente, credo che in questo momento stia giocando il miglior basket della sua vita”.
Lo stesso giocatore degli Indiana Pacers ha voluto commentare il suo stato d’animo a seguito della partita:
“Ero davvero emozionato all’inizio, non voglio negarlo. I ragazzi, nello spogliatoio, sono stati davvero grandiosi nell’assicurarsi che stessi bene prima di scendere in campo e giocare. Voglio ringraziare l’organizzazione per aver mantenuto la parola ed avermi aspettato, loro si sono impegnati con me proprio come io mi sono impegnato per rappresentare il mio Paese”.
Dopo le immagini di ciò che accadde a Paul George due anni fa, non possiamo che gioire nel vedere un PG così, a poco più di 10 giorni dall’inizio delle Olimpiadi.