Non è una novità all’interno del mondo NBA il fatto che Charles Barkley tenda a commentare in modo quasi sempre polemico o comunque sopra le righe i fatti della Lega: con il suo carattere molto forte, era solito farlo già da giocatore, e a maggior ragione ora che è un commentatore. Sir Charles quindi non poteva esimersi dal dire la sua anche sul colpo di mercato dell’estate, il passaggio di Kevin Durant agli Warriors, con un commento come sempre controcorrente rilasciato nel corso di un evento benefico:
Kevin cambia le intere dinamiche di gioco, ma devi sempre andare a rimbalzo e difendere. Quella è la chiave di tutto.
Presente allo stesso evento e interpellato riguardo allo scetticismo di Barkley, il due volte MVP della Lega e leader degli Warriors Stephen Curry non ha mancato di rispondere per le rime all’ex lungo di Suns e Sixers, con un commento che pare mettere in dubbio le effettive capacità d’analisi del commentatore di TNT:
Lo scetticismo di Charles è una cosa grandiosa: significa che accadranno buone cose per noi.
Ovviamente, l’ultima parola non poteva che spettare allo stesso Barkley, che ha sottolineato nuovamente la sua tesi riguardo lo small ball degli Warriors:
Non ho nulla di personale contro di loro, hanno una grande organizzazione e personalmente adoro Steph e Klay. Ma non penso che lo small ball funzioni, e soprattutto non funziona in Finale.
All’obiezione sul fatto che gli Warriors abbiano comunque vinto un titolo nel 2015, Barkley ha ribattuto che “sono stati fortunati, ogni squadra contro cui hanno giocato aveva problemi di infortuni”.
Insomma, a Sir Charles, esponente di un tipo di gioco certamente diverso, la pallacanestro di Golden State sembra non andare proprio giù: staremo a vedere se avrà ragione nella sua analisi controcorrente sulla squadra della Baia o se, effettivamente, alla fine gli Warriors non deluderanno le enormi attese, come prospettato da Stephen Curry.