Anthony Bennett ha la non invidiabile nomea di peggior prima scelta assoluta (Draft 2013) degli ultimi anni. I Brooklyn Nets, in ogni caso, hanno deciso di regalargli una chance, l’ennesima, di una carriera sin qui povera di soddisfazioni. Questi i commenti dell’ala canadese sulla nuova opportunità:
Il mio obiettivo principale non è cambiare l’opinione di chi non crede in me. Cerco di non farmi condizionare, anche se non è semplice. Sono altre cose a motivarmi. Stare nell’NBA è un processo: una maratona, non uno sprint.
E ancora:
Devo giocare con più convinzione, sgombrare la mente. Voglio tornare a divertirmi, scendere in campo senza blocchi mentali.
Bennett, classe 1993, viene da tre stagioni ampiamente deludenti. Queste le sue medie NBA sin qui: 4.2 punti, 3.1 rimbalzi e 39% al tiro in 12.8 minuti. Il canadese ha faticato, soprattutto, ad adattarsi all’atletismo e all’intensità di gioco dei pro. Il suo fisico da inbetweener (2.03 m per 110 kg), se al college era un vantaggio, in NBA si è rivelato un limite, considerando anche la tendenza a metter su peso del giocatore.
I Nets, rifondati e privi di star (a parte Brook Lopez), potrebbero essere il contesto ideale da cui ricominciare la maratona; obiettivo: una credibile carriera NBA.