Aaron Gordon è stata una delle rivelazioni più positive nell’ultima stagione degli Orlando Magic, balzato agli onori delle cronache in particolare per l’avvincente duello nello Slam Dunk Contest dell’All-Star Weekend 2016 con Zach LaVine. Tuttavia il doppio 0 non è soltanto salti insensati e schiacciate, ma anche una macchina da rimbalzi e capace di mettere palla per terra portando fuori il diretto marcatore.
Quest’ultima una caratteristica che Gordon dovrà affinare assieme al tiro da 3 punti – nell’ultima annata un misero 29.6% dall’arco – viste le intenzioni del suo nuovo coach, Frank Vogel. L’ex allenatore degli Indiana Pacers si ritrova un roster imbottito di un frontcourt di tutto rispetto ma intasato come spazi: Gordon, Nikola Vucevic e i nuovi arrivati, Serge Ibaka e Bismack Biyombo.
Proprio lo sbarco a Orlando di Ibaka costringe Gordon a dover scalare nel ruolo di ala piccola, così almeno è nei piani di Vogel. Ecco le sue parole rilasciate a Zach Lowe di ESPN.
Se non ci fosse stato Ibaka, Aaron sarebbe stata l’ala grande nel nostro quintetto. Ma Ibaka c’è, quindi Aaron giocherà più spesso da numero 3. La mia idea è quella di mettergli molte volte la palla in mano, vorrei utilizzarlo come usavo Paul George ai Pacers. E’ vero, il trend della NBA ormai va verso lo small ball ma la cosa non mi preoccupa: si possono ottenere risultati anche privilegiando il gioco interno.