Tony Parker, commentando l’addio di Tim Duncan con alcuni cronisti di San Antonio, non ha nascosto il fatto che lui è convinto che gli Spurs restino una grande squadra anche senza il caraibico.
Ovviamente mancherà molto, in campo come nello spogliatoio. Non potrai mai pensare di sostituire un giocatore come Tim, ma noi proveremo a fare del nostro meglio per mantenere la “tradizione vincente” che Duncan ha portato in questi 20 anni.
Parker sa che toccherà lavorare molto per mettere a posto un ingranaggio che perde uno dei suoi elementi cardine (e le acquisizioni di Pau Gasol e David Lee iniziano ad andare in quella direzione).
Lui è stato la miglior power forward di ogni epoca e rendeva il mio lavoro più semplice ogni singola notte.
Il passaggio di testimone che in molti profetizzavano da anni è ormai avvenuto. Anche se con la chioccia Ginobili ancora in spogliatoio, e le nuove leve sempre più decisive, Parker deve riuscire a cucirsi addosso il giusto vestito da leader.
Io proverò ad essere un buon leader, certo. Il mio compito sarà anche quello di accogliere nel migliore dei modi i nuovi arrivi ed aiutarli ad inserirsi, cercando di fargli capire cosa significhi la “Spurs culture” e che tipo di lavoro facciamo noi qui.
Nonostante in estate sia arrivato anche il doloroso addio a Boris Diaw, l’arrivo in spogliatoio di un vincente come Pau Gasol non può che far piacere:
Penso sia davvero l’acquisto perfetto per il nostro team.
Miglior investitura non poteva esserci per il catalano, nemico prima sul parquet olimpico di Rio e poi, finalmente, compagno di squadra alla corte di Popovich.