Ormai hanno lasciato i Thunder entrambi, ma come noto Kevin Durant e James Harden sono stati compagni di squadra a Oklahoma City, per tre stagioni. Durant ha avuto un contatto diretto con il talento – allora in formazione – di Harden. Da quando ha lasciato l’Oklahoma per gli Houston Rockets, Harden è diventato uno dei marcatori più dominanti della NBA. Spesso però è stato criticato per non essere un giocatore di squadra e per diventare troppo spesso un punto debole in difesa. Aggiungiamo la caratteristica della barba e qualche dichiarazione sopra le righe, e il risultato è uno degli atleti più chiacchierati della NBA.
Ciononostante Durant continua a sostenere l’ex-compagno, chiedendosi perché molti non gli riconoscano appieno il suo valore.
Nessuno, a parte i giocatori di questa lega, apprezza fino in fondo quello che è in grado di fare. Dall’esterno non apprezzano quello che è in grado di dare alla squadra. Uno che mette insieme 29 punti, 7 rimbalzi, 7 assist e non viene incluso nell’All-NBA Team. Questo è davvero un grosso errore.
Queste le parole di Durant, durante un allenamento di Team USA in vista delle Olimpiadi di Rio. Parole riportate da Jonathan Feigen dello Houston Chronicle. Continua:
Come giocatore, come suo ex-compagno e come amante del gioco, mi fa arrabbiare che ci sia qualcuno sotto i tuoi occhi che non riesci ad apprezzare. Se si ritirasse domani, salterebbero fuori una montagna di storie e video che raccontano di quanto è stato grande, ma ce lo abbiamo davanti agli occhi. Apprezzate quello che fa.
Si sa, la competizione fra le guardie è altissima. Questi i nomi dei suoi concorrenti, scelti prima di lui nelle selezioni All-NBA: Stephen Curry, Russell Westbrook, Damian Lillard, Chris Paul, Klay Thompson e Kyle Lowry. I Rockets hanno vinto nella scorsa stagione 15 partite in meno rispetto alla precedente.