Con l’innesto di Kevin Durant i Golden State Warriors si candidano ad essere una vera e propria superpotenza che, sulla carta, non dovrebbe avere rivali per la stagione 2016-2017 ed avanzare come un carro armato verso le Finals dove tuttavia, come abbiamo imparato anche grazie alle edizioni appena disputatesi, tutto può accadere. In ogni caso c’è che non è spaventato dalla compagine di Curry e compagni: parliamo di Jason Terry, il quale durante il turno di playoffs con i suoi Houston Rockets proprio contro Golden State è apparso come il più agguerrito tra i suoi colleghi, l’ultimo a voler smettere di combattere.
Intervistato dal portale sportivo Yardbarker, JT ha rilasciato le seguenti, taglienti dichiarazioni, contrarie a definire i Warriors un “superteam“:
“Se si guarda la storia dell’NBA, si leggono nomi come Lew Alcindor, Oscar Robertson, le gesta di Alcindor come Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson, ed ogni squadra aveva due o tre superstar, ma non per questo veniva chiamate super-squadra. Non si formano superteam sulla carta, dipende dal modo di giocare. Per me San Antonio è una super-squadra. Hanno vinto 5 campionati con Parker, Ginobili e Duncan. In ogni caso c’è del potenziale nei Warriors, hanno due giocatori che hanno vinto il titolo di MVP, quindi stanno iniziando a formare un superteam mentre parliamo”.
Idee chiare per Jason Terry dunque, desideroso (come tutti noi) di vedere la nuova formazione di Golden State calcare il parquet al più presto.