Dopo Ray Allen, anche Emeka Okafor sta considerando seriamente l’ipotesi di ritornare a giocare in NBA.
Il lungo, che ha giocato in totale 590 partite in NBA tra Charlotte Bobcats, New Orleans Hornets e Washington Wizards, sembra essere intenzionato a rientrare intorno alla fine di quest’anno, e si sta preparando fisicamente proprio per essere il più competitivo possibile. Ecco le parole del suo agente, Jeff Schwartz, a Jakie MacMullan di ESPN: “E’ distante dal rientro probabilmente cinque o sei mesi. Sta lavorando duramente sulla riabilitazione. Per Emeka è un lavoro diverso da altri, lui conosce il suo corpo meglio di molti allenatori che hanno lavorato con lui. Sta bene, si sente alla grande, ma è un perfezionista e vuole che tutto sia perfetto“.
Sembra che l’intenzione del 33enne, ex University of Connecticut, sia quella di ritornare in NBA esclusivamente con una contender per il titolo. Questa teoria è supportata anche da Jim Calhoun, suo ex coach proprio a UConn: “Non farà una decisione basandosi sul denaro” – spiega Calhoun – “Non ne ha bisogno. Si è diplomato con un punteggio di 3.9 GPA (un punteggio assegnato in base ai risultati ottenuti all’High School, il massimo è 4). Vuole giocare ancora un paio d’anni e poi andare a studiare ad Harvard. Giocherà solamente con una contender“.
Secondo quanto riportato da alcune fonti interne all’NBA, Okafor aveva già pensato al rientro la scorsa stagione, ed aveva avuto contatti con le dirigenze di Cavs, Heat e Warriors, ma aveva poi deciso di posticipare di un anno il suo ritorno. Anche durante questa free agency ci sono stati contatti tra Warriors e il giocatore, con la franchigia di Oakland che ha deciso però di puntare su Zaza Pachulia e David West.