Questa volta a esporsi sul tema più caldo dell’estate, ovvero il passaggio di Kevin Durant ai Warriors, è uno dei diretti interessati ovvero l’head coach dei Warriors stessi: Steve Kerr. Per l’ex giocatore dei Chicago Bulls additare Durant o Curry come dei cattivi non è comprensibile.
“Pensare a Kevin o Steph o qualsiasi altro giocatore come ad un cattivo è qualcosa di assurdo. In particolar modo Kevin, è una delle persone più amabili di questa lega. È una splendida persona, ciò che ha fatto ad Oklahoma City per la comunità è semplicemente fantastico.
Per gli scenari che si sono creati, credo, alcune persone possano vederlo come un cattivo. Tutto ciò solo perché ha deciso di andare a giocare altrove, di accettare una nuova sfida. Ma soprattutto Kevin voleva giocare con questi ragazzi e vedendo la chimica che si sta creando con Draymond Green o Klay Thompson penso che ami questi ragazzi.”
Kerr si è schierato a difesa della scelta professionale di KD che, pur se contestata, è lecita da parte del giocatore che voleva cambiare aria. Non apprezzava le attenzioni ricevute ad Oklahoma e per questo ha firmato con i Warriors.
L’allenatore ha infine sottolineato quanto sia assurdo criticare e polemizzare la scelta di KD, poiché non ha rifirmato per la sua vecchia squadra durante la free agency e questa possibilità di scelta sta alla base dei diritti dei giocatori della lega.