Categorie: New York Knicks

Melo leader emotivo del Team USA

La scorsa notte è iniziata con 11 membri del Team USA che si scaldavano in campo prima della palla a due contro il Venezuela ed un solo giocatore seduto sulla panchina, Carmelo Anthony. Quasi isolato, al di fuori del contesto, il primo ad alzarsi per andare in campo ma anche il primo ad andare ad abbracciare DeMarcus Cousins dopo che questo è stato espulso per somma di falli. Proprio lui che si è definito non essere uno da abbracci.

Non sono uno che abbraccia ma certe volte devi solo abbracciare DeMarcus e dirgli che andrà tutto bene.”

Questo è Carmelo Anthony. Un giocatore determinato e sempre ottimista, il vero leader emotivo di questa squadra. Carico forse più degli altri, motivato dall’idea di raggiungere quel terzo oro olimpico che potrebbe coprire il vuoto di un anello per ora fin troppo atteso.

“Il loro valore è più o meno lo stesso” parole di Kyrie Irving. Anche Melo la pensa così e rimane concentrato solo sulla strada verso l’oro, dicendosi indifferente alle critiche che lo vedrebbero meglio come giocatore FIBA.

In questo momento la mentalità di Carmelo Anthony si può riassumere in quella frase “andrà tutto bene”, così come è successo con il Venezuela. Dopo un primo quarto deludente gli Stati Uniti si sono imposti e hanno portato a casa la partita in scioltezza.

Intanto oltre che leader emotivo e uomo di maggior esperienza della squadra, Melo è ovviamente uno dei leader tecnici, e grazie ai 14 punti segnati questa notte ha sorpassato niente meno che Michael Jordan tra i migliori realizzatori della storia USA nelle Olimpiadi. Ora al giocatore dei Knicks basteranno 11 punti per poter superare anche l’amico LeBron James e prendere la vetta della classifica. Traguardo che probabilmente sarà in grado di raggiungere già nella prossima partita contro l’Australia.

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Pubblicato da
Claudio Chirurgi

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