Quando Harrison Barnes ha firmato un contratto al massimo salariale con i Dallas Mavericks, qualche settimana fa, il proprietario della franchigia Mark Cuban ha parlato di come, a suo parere, il 24enne passerà presto da giocatore di sistema a vero e proprio go-to-guy.
Stanto a sentire il diretto interessato, però, non sarebbe ancora il tempo del passaggio di testimone per quanto riguarda la squadra texana:
“Non è solo una questione di rispetto, ma qualcosa che ha semplicemente a che fare con i valori tecnici: questa è ancora la squadra di Dirk Nowitzki. Se comincia a diventare vecchio? Gli anni passano per tutti, ma lui può ancora fare la differenza a qualsiasi livello e resta il leader dei Mavericks a tutti gli effetti“.
Parole chiare, che non lasciano spazio ad interpretazioni e mettono ancora una volta in chiaro l’umiltà di un giocatore che, negli anni, si è sempre guadagnato ogni minuto passato sul parquet. Proposito che sembra voler mantenere anche per la nuova esperienza in Texas:
“Il fatto che il mio contratto sia al massimo salariale non significa niente. Non mi aspetto nessun tipo di trattamento speciale, non voglio riceverlo e non credo minimamente che lo riceverò. Conosco bene la serietà e professionalità di coach Carlisle e di tutto il suo staff, non vedo l’ora di cominciare“.