Mancavano davvero solo le sue parole. Billy Donovan ha commentato la trade dell’estate, il passaggio del “suo” Kevin Durant ai Golden State Warriors.
Una ferita che a distanza di qualche settimana sarà difficilmente rimarginata.
L’incontro che abbiamo avuto in quei giorni complessi andò davvero bene a mio avviso. Parlammo anche di progetti. Discutemmo ovviamente della sua importanza, del suo ruolo e di tutto questo genere di cose. E quando ci siamo salutati speravo che le cose fossero andate davvero nel migliore dei modi. Credevo di essere stato il più chiaro possibile. Sembrava ci fosse comunione di intenti da entrambe le parti.
Un idillio insomma. Solo figurato.
Quello però è stato il nostro primo incontro. Io sono stato a lungo un allenatore di squadre collegiali e conosco bene questo tipo di processo. Il recruiting può riservare dei colpi di scena e le cose possono cambiare. Speravo non lo facesse ma dopo il suo meeting con gli Warriors il suo modo di ragionare è cambiato. E sappiamo tutti com’è andata a finire…