Dopo essere stato costretto a saltare le recenti olimpiadi di Rio de Janeiro proprio a causa della sua leucemia, Craig Sager, celeberrimo giornalista che si occupa di NBA, e non solo, sulla rete televisiva statunitense TNT, verrà sottoposto ad un terzo trapianto di midollo osseo e cellule staminali per curare il suo male.
Ad annunciarlo è, via twitter, il figlio, Craig Sager II, che ha annunciato che, grazie ad un donatore anonimo, il padre potrà sottoporsi al terzo trapianto in tre anni, evento che, anche secondo lo stesso Sager è “inimmaginabile”, considerate le difficoltà dal punto di vista fisico che derivano da un intervento così invasivo.
Nonostante la sua gravissima malattia, Sager si è sempre distinto per la sua gioia di vivere e la sua professionalità, che lo ha portato a svolgere il suo lavoro in condizioni fisiche non ottimali. E’ di pochi giorni fa un’intervista rilasciata, dall’ospedale, a I.J. Rosenberg,dell’Atlanta Journal Consitution, di cui riportiamo le parole, che sono quasi un inno alla vita: “Ho affrontato le sfide della vita scalando la Grande Muraglia Cinese, ho cavalcato i tori a Pamplona, ho percorso le basi con Hank Aaron (Hall of Famer della MLB dal 1982, ndr.) dopo il suo Home Run numero 715, ho effettuato il primo lancio a Wringley Field (stadio dei Chicago Cubs, sempre di MLB), sono stato sulla copertina di Sports Illustrated, ho ricevuto il Jimmy V Perseverance Award agli ESPYs. Ho coperto 8 olimpiadi, decine di SuperBowl, 24 Augusta Master e troppe partite NBA per contarle… Continuo a vivere la vita con amore e divertendomi, l’unico modo in cui lo so fare”.
Non ci resta che augurare a Sager una rapida ripresa dall’intervento, con la certezza di rivederlo in campo con la sua gioia di vivere e i suoi improbabili completi che lo hanno sempre contraddistinto.
#SagerStrong
