Sono lontani, lontanissimi, i tempi in cui Darko Milicic veniva scelto con la numero 2 al Draft 2003 (subito dietro a LeBron James, come noto; davanti a Dwyane Wade, Chris Bosh e Carmelo Anthony, come arcistranoto). Dopo una carriera NBA che definire inconcludente sarebbe riduttivo, il serbo le ha provate un po’ tutte, compresa qualche fugace apparizione nel circuito della kickboxing.
Oggi, a 31 anni, Milicic parrebbe aver trovato la propria vera dimensione. In mezzo alla natura. Darko, infatti, si è ritirato a vita privata nelle campagne serbe. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate a Bilic Sport:
Coltivo frutta. Mi occupo della terra e raccolgo ciliegie, mele e prugne. Una vita da uomo comune in Serbia diversa da questa, per me, sarebbe difficile. Ma non voglio essere pessimista, non mi piace il nichilismo che vedo in giro.
E, sul passato in NBA:
Il sistema negli Stati Uniti è brutale, non mi piace. Molte prime e seconde scelte hanno subito l’opportunità di mettersi in mostra. Io non l’ho mai avuta. LeBron James è diventato il giocatore che è anche perché avuto una chance da subito.
Le medie in carriera di Milicic, lontane anni-luce da quelle di James, sono di 6 punti, 4.2 rimbalzi e 1.3 stoppate in 18.5 minuti a partita.
L’essere “andato a zappare”, per lui, potrebbe essersi rivelato, in controtendenza col noto adagio, la miglior scelta di vita possibile.