Se c’è una figura che si è imposta nella pallacanestro statunitense come una delle più vittoriose e leggendarie icone di tutti i tempi, è senza ombra di dubbio quella di Pat Riley, giocatore, allenatore e dirigente che dai Lakers dello Showtime fino agli ultimi Miami Heat non ha fatto altro che costruire culture vincenti ovunque sia andato, vincendo ovviamente anche titoli o andandoci vicino come con i New York Knicks, sconfitti in finale dal fenomenale Hakeem Olajuwon.
Quello che Pat Riley riuscito a raggiungere proprio con gli Heat ha dell’incredibile, specialmente se si considera la straordinaria formazione dei Big Three grazie all’essersi aggiudicato, ai tempi della clamorosa “Decision“, le prestazioni di LBJ nel 2010. Ma potrebbe non essere stata questa l’operazione più importante che ha portato a termine, come ha raccontato a “The Sentinel” in una recente intervista.
Riley ha infatti affermato che fu l’acquisto di Shaquille O’Neal nel 2004 la mossa fondamentale per la franchigia e nello specifico la commenta così:
“Lo dico sul serio, la trade che portò Shaq a Miami fu la più importante mossa di mercato che abbiamo mai fatto, addirittura più importante dei Big Three. Quello fu il momento che ci dette credibilità, per davvero. O’Neal ha letteralmente ribaltato la nostra franchigia, ci ha reso una società valida e legittimi contender”.
Pur non essendo infatti più il giocatore dei sui primi anni, Shaq collezionò comunque 19.6 punti, 9.1 rimbalzi e 1.9 stoppate a partita nelle stagioni con gli Heat ma soprattutto fu la spalla perfetta che permise a Dwyane Wade di esplodere e di condurre gli Heat allo storico primo titolo del 2006.