Stephen Curry è pronto a ripartire più motivato che mai nella stagione che scatterà tra un mese e mezzo circa, rinfrancato dall’avere un Kevin Durant in più nel motore dei suoi Warriors e una condizione fisica migliore rispetto al finale degli ultimi Playoffs, culminati con una sanguinosa sconfitta in gara 7 delle NBA Finals contro i Cleveland Cavaliers capaci di ribaltare la situazione da 3-1 sotto nella serie.
Per sua stessa ammissione, settimana scorsa Curry per la prima volta si è seduto davanti a un televisore e si è riguardato la partita incriminata dove il due volte MVP della Lega ha messo insieme 17 punti col 6 su 19 al tiro, appena 2 assist e 4 palle perse. Numeri non all’altezza del fenomeno in maglia numero 30, limitato dal problema al ginocchio che si è portato dietro per tutta la postseason e che ha influito in maniera decisiva nel lungo periodo ma anche se non soprattutto nei momenti clou di gara 7.
La difesa non troppo esplosiva sulla tripla mortale di Kyrie Irving e l’occasione persa nel possesso successivo in un mismatch favorevole contro un difensore non eccezionale come Kevin Love sono i simboli di una forma fisica ben lontana dal top ma anche di una condizione mentale stressata dal peso della pressione di dover vincere a tutti i costi dopo il record di vittorie in regular season.
Curry ora vuole voltare pagina e andare avanti in cerca di riscatto. Ecco le sue parole raccolte da Darren Rovell di ESPN.
Ho pensato molto alla gara 7 con cui abbiamo concluso la stagione scorsa: un ricordo che fa ancora male ma è necessario ripartire da lì per rialzarsi. Riguardare gara 7 è stata dura ma mi è servita molto per farmi calare nella giusta direzione e per ritornare ad allenarmi al massimo in palestra e sul campo.