La medaglia d’oro conquistata con Team USA non sarebbe l’unica cosa che Deandre Jordan si è portato via lasciando Rio.
Stando a quanto dichiarato dal suo allenatore, Doc Rivers, il centro dei Los Angeles Clippers avrebbe adesso un’opinione di sè stesso superiore alla scorsa stagione, figlia dell’esperienza olimpica con Durant e compagni:
“DeAndre si vede come una star, adesso“- ha dichiarato Rivers a Gary Washburn del Boston Globe. “Nonostante sia sempre stato un grande giocatore, non credo che si sia mai visto come il numero uno della squadra. E’ sempre stato abituato ad essere la terza bocca di fuoco, un giocatore di rotazione che faceva del suo meglio per raggiungere la vittoria.
Dopo le Olimpiadi, però, credo che abbia capito di essere migliorato, e ha raggiunto la coscienza del suo vero potenziale in questa lega“.
Dichiarazioni importanti da parte di Rivers, che possono trovare conferma per quanto riguarda la metà campo difensiva, da sempre habitat naturale di Jordan (soprattutto quando si tratta di rifilare stoppate e catturare rimbalzi). Restano però dubbi su quella che possa essere l’affidabilità e continuità di rendimento del giocatore nella metà campo d’attacco, dove (alley-hoop a parte) il repertorio continua ad essere decisamente limitato e schiavo di percentuali ai liberi ancora lontane dall’accettabile.