Dopo due anni di attesa, Dario Saric è pronto a fare il suo sbarco nella NBA con la maglia dei Philadelphia 76ers che ne hanno acquisito i diritti dagli Orlando Magic. La scelta assoluta numero 12 del Draft 2014 ha appena 22 anni ma la sua carriera non è quella di un giovane allo sbaraglio, visto che ha esordito a soli 15 anni nel basket dei grandi e vista l’esperienza maturata in una competizione di altissimo livello come l’Eurolega con le maglie di Cibona ed Efes.
Eppure oltreoceano sono in tanti a nutrire perplessità su Saric, perplessità che non ha coach Brett Brown come emerge dalle sue dichiarazioni rilasciate a Jessica Camerato di CSN Philly.
Il suo certificato di nascita non deve trarre in inganno: la sua esperienza nel mondo della pallacanestro è già di lungo corso sebbene la giovane età. Non è affatto un ragazzino alle prime armi: ha 22 anni sì, ma non è un ragazzino. Ha già giocato diverso tempo in Eurolega, nel campionato turco che è uno dei più duri a livello europeo e in Nazionale dove è stato protagonista anche nelle ultime Olimpiadi a Rio.
Se Brown non ha dubbi sulle qualità e sulla prontezza di Saric, l’ex assistente di Gregg Popovich deve ancora ben capire in che posizione impiegarlo sul parquet.
L’ho già detto in estate e lo ribadisco: voglio aspettare di vederlo lavorare qui con noi prima di decidere come utilizzarlo. Di certo è un giocatore molto versatile: può giocare da 3, spesso anche da 4 perché sa aprire il campo, chissà qualche volta anche da 5 se si vuole andare molto piccoli. Parlerò anche con lui per capire dove si trova meglio e per cercare di aiutarlo nell’inserimento in questo nuovo mondo.