Come per Schroder, la prossima stagione sarà un decisivo banco di prova per Mike Budenholzer, che così bene ha fatto nelle sue prime tre stagioni da head coach ad Atlanta, plasmando un roster in cui Millsap e Horford sono riusciti a spaziare un attacco a cui spesso veniva richiesto un passaggio in più e che lucrava nel miglior modo possibile sulle doti di tiro presenti in tutto il roster.
Adesso inevitabilmente le cose dovranno cambiare.
Howard è un giocatore che riempie l’area e che necessita di un tipo diverso di rifornimenti: un centro che vive nei pressi del ferro, ma che allo stesso tempo va servito il più spesso possibile in situazioni dinamiche. La totale (o quasi) mancanza di tiro costringerà Budenholzer a ripensare le spaziature, tenuto conto che anche Schroder è un playmaker che le difese avversarie amano battezzare.
Aprire l’area alle penetrazioni del tedesco (sfruttando magari il terzo uomo sul pick&roll) potrebbe essere una delle svariate possibilità da esplorare, senza snaturare troppo un impianto che ha garantito continuità di successo.