I New York Knicks sono stati una delle franchigie più attive nell’ultima offseason e, tra i tanti nomi a cui sono stati accostati, ce n’è uno in particolare che avrebbe suscitato scalpore in caso di esito positivo della trattativa. Stiamo parlando di Jeremy Lin, lanciato nell’universo NBA proprio nella Grande Mela a inizio 2012 facendo esplodere un vero e proprio fenomeno mondiale attorno a lui.
Una Linsanity-bis è stata anche presa in considerazione nella stanza dei bottoni dei Knicks ma alla fine Phil Jackson ha posto il veto sul suo ritorno a causa dei troppi problemi nella metà campo difensiva; l’indiscrezione è stata rivelata da Brian Lewis del New York Post. Una motivazione che reggerebbe vista la non troppa predisposizione in difesa del prodotto di Harvard ma che non spiega allora gli arrivi al suo posto di Derrick Rose e Brandon Jennings, altri due che a livello difensivo vivono spesso troppi passaggi a vuoto nel corso di una partita, senza poi contare i problemi fisici.
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Tuttavia Lin si è accasato ai rivali cittadini, ai quei Brooklyn Nets che gli hanno offerto un contratto triennale da 36 milioni di dollari complessivi. Motivo in più per dimostrare nel derby ai Knicks che un Jeremy Lin come quello visto nell’ultima stagione a Charlotte avrebbe fatto comodo alla squadra di coach Jeff Hornacek.