La sfortunata vicenda di Chris Bosh e dei coaguli di sangue che continuano a tenerlo a margine dell’NBA potrebbe aver trovato una prima, parziale, svolta. L’ala grande dei Miami Heat, infatti, avrebbe ricevuto l’ok per partecipare al training camp della squadra, che avrà inizio il 27 settembre.
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Il via libera per la partecipazione di Bosh al training camp, però, non risolve la controversia di fondo: l’ala vuole giocare; gli Heat preferiscono prendere tempo piuttosto che dare l’ok a un giocatore fondamentale per la squadra, ma vittima di un problema fisico tutt’altro che trascurabile.
Bosh ha svolto dei test fisici in settimana, ma i risultati non sono stati divulgati. È probabile che la situazione di stallo tra giocatore e squadra si protragga almeno fino all’inizio della regular season. In seguito alla seconda comparsa dei coaguli di sangue, di cui Bosh è stato vittima a febbraio, lo staff medico degli Heat aveva dato la carriera del giocatore per conclusa. Bosh, però, non si è arreso. Il lungo 32enne si è allenato individualmente per tutta l’estate e conta di farsi trovare pronto, in caso di chiamata Heat anche a stagione inoltrata. Bosh ha ancora 3 anni di contratto con Miami.
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