Le 50 vittorie in stagione regolare per i New York Knicks sono diventate oramai una chimera. Fatta eccezione per l’exploit del 2012-13, cavalcata chiusa con un record di 54-28 e l’eliminazione al 2º turno dei playoff per mano di Indiana, dal 2000 ad oggi, solo in un’altra occasione la franchigia è stata capace di superare tale traguardo. In panchina all’epoca sedeva Jeff Van Gundy (’99-00). Proprio l’attuale analista per ESPN ha fatto le sue previsioni per la stagione ormai alle porte in un’intervista a tutto campo su The Stashed “33rd & 7th”podcast con Anthony Donahue.
MOLTE CERTEZZE, ALTRETTANTE VARIABILI
I Knicks hanno il potenziale per vincere 50 partite quest’anno. Non è facile. Penso che oscilleranno tra le 45-50, in questo range […] Ci sono molte certezze. Penso che Noah sarà una certezza, perlomeno per quanto riguarda il suo modo di giocare. Porzingis avrà un secondo anno migliore di quello da rookie. Sarà sorprendente. Anthony penso possa fare molto bene. Lee è un eccellente collante nel loro quintetto base. […] Molto dipenderà dalla salute e dal gioco di Derrick Rose oltre che dal rendimento della panchina. Sarà interessante vedere come si svilupperà il tutto ma credo che il loro quintetto abbia senza dubbio tutto il potenziale per vincere 50 partite.
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SU NOAH:
È costato molto, ma mi piacciono la sua tenacia e la sua capacità di comunicare in difesa abbinate all’abiltà di passatore.
SU COURTNEY LEE:
Il suo acquisto è sottovalutato. È un giocatore solido capace di inserirsi in un contesto con altri buoni giocatori e in grado di fare bene.
CAPITOLO ROSE
La variabile impazzita per me è Rose. Non so cosa posso aspettarmi da lui sotto tutti i punti di vista: salute, gioco, capacità di adattarsi e anche dal punto di vista legale, come ciò lo influenzerà. Il grande punto di domanda è Rose.