Con l’inizio della regular season lontano poco più di un mese, negli ultimi giorni la NBA ha cominciato a dare nuove direttive agli arbitri per la stagione imminente.
La notizia che più delle altre balza agli occhi è quella che riguarda i contatti ‘sotto la cintura’, a cui sia gli ufficiali in campo che gli addetti alla prova TV faranno molta più attenzione, con punizioni più severe per quanto riguarda i colpevoli.
La questione ha attirato particolari attenzioni durante le ultime finali della Western Conference, quando, in più di un’occasione, Draymond Green si era reso colpevole di aver colpito Steven Adams ed altri giocatori dei Thunder proprio nelle parti basse, con provvedimenti da parte della lega che si erano poi tradotti in multe per l’ala dei Warriors.
Episodi simili si erano poi verificati tra Green e Lebron James durante le Finals, anche se in occasione della serie contro i Cavs il giocatore di Golden State era poi stato sospeso per la partita successiva. La pratica potrebbe diventare molto più popolare durante la stagione 2016-17:
“L’anno scorso abbiamo assistito a molte occasioni in cui le gambe dei giocatori, durante i contati, raggiungevano parti del corpo degli avversari che non dovrebbero essere coinvolte nel gioco. Il nostro obbiettivo è che questi eventi non si verifichino più”. Queste le parole di Joe Borgia, vicepresidente delle ‘replay and refree operations’ della NBA.